Jesus Suso è stato il grande protagonista del ritorno alla vittoria del Milan contro la Spal: il suo nome, fischiatissimo all’inizio, è stato poi applaudito
Un gesto tecnico dei suoi, per (provare) a far pace con dei tifosi che erano spazientiti dalle sue ultime prestazioni sottotono. Jesus Suso, ieri sera, si è caricato la squadra sulle spalle e, dopo sei minuti dal suo ingresso in campo, ha deciso la delicatissima sfida contro la Spal. Lo ha fatto alla sua maniera, con un calcio di punizione dal limite dell’area: il suo perfetto mancino ha lasciato di sasso Berisha, costringendolo a guardare la palla che si infilava alla sua sinistra. E’ bastato questo per tramutare i fragorosi fischi arrivati al momento della lettura delle formazioni in applausi: magari non scroscianti, ma comunque convinti.
Milan-Spal, la perla di Suso è decisiva
La mossa di Stefano Pioli, questa volta, ha funzionato. Il tecnico emiliano in precedenza aveva puntato a occhi chiusi sullo spagnolo, ricevendo però in cambio prestazioni scialbe e ampiamente sotto la sufficienza. Contro la Spal, ecco giungere la mossa a sorpresa. Suso in panchina, Castillejo al suo posto. Il connazionale non ha certo brillato nel corso del primo tempo.
La sorte, poi, ha voluto che sui piedi del numero 8 rossonero si presentasse subito la chance per colpire. Il suo calcio da fermo ha assunto una traiettoria magica, pesando come un macigno sull’economia del match. Per tornare agli applausi convinti dello scorso anno ancora ce ne corre: perlomeno, però, c’è la sicurezza che domenica contro la Lazio il nome dello spagnolo non sarà accolto da fischi assordanti.
“Un gol non cancella fischi meritati…”
“Un gol – ha scritto Suso sul suo profilo Instagram – non cambia la storia. Non cancella un momento negativo. Né i fischi, meritati. O le critiche, giuste. Un gol ci fa respirare, e ci fa capire che la strada è quella giusta, ma è lunga. Gioco nel Milan e tifo Milan. Non importa chi gioca o chi fa gol. Conta tornare in alto. Provarci. Tocca a noi, tutti, adesso decidere il nostro futuro. Ci sono 2 partite prima della sosta. Crediamoci. Perché tutto ancora è possibile. Sempre, sempre, forza Milan“.