Dallo Scudetto alla Champions, il Milan traballa tra infortuni e risultati negativi. Ma puntare su Ibra non è la soluzione.
Il Milan sembra aver perso la bussola. La sconfitta a San Siro contro l’Udinese sembra aver sancito un divario ora più evidente con l’Inter in fuga. L’insidiosa Udinese ha spezzato i sogni rossoneri in una serata segnata da infortuni e scelte discutibili.
I problemi fisici
Gli infortuni non aiutano: Kalulu, Bennacer, Pellegrino, Sportiello, Kjaer, Pulisic, Chukwueze e l’ultimo minuto, Theo Hernandez. Krunic lascia il campo a metà del primo tempo, complicando ulteriormente il quadro. Giroud e Leao, nonostante il loro talento, sembrano troppo soli per reggere l’attacco Milanese.
Il Milan sembra avere poche risorse per affrontare una potenza come il Paris Saint Germain in Champions. Se questa tendenza continua, potrebbe dire addio non solo allo Scudetto e alla Champions ma anche all’Europa League. Pioli è sotto pressione, ma l’idea di affiancargli Ibrahimovic sembra fuori luogo. Se ci sono dubbi sul mister, la soluzione non è un calciatore che, per quanto leggendario, potrebbe complicare ulteriormente la situazione.
L’Udinese sorprende, il Milan delude
Nonostante l’Udinese non avesse brillato nelle ultime partite, ha mostrato carattere e determinazione. Con giocatori come Success, Pereyra e Samardzic in grande spolvero, i friulani hanno meritato la vittoria. La loro difesa ha reso la vita difficile al Milan, con Giroud spesso isolato e soffocato.
Il rigore discusso ha acceso ancora di più gli animi. Mentre alcuni sostengono che non ci fosse fallo su Ebosele, il VAR ha confermato la decisione dell’arbitro. Ma, anche senza quel rigore, il Milan ha mostrato limiti preoccupanti, evidenziati da un attacco spesso troppo prevedibile.
Gli infortuni, pur influenti, non possono giustificare totalmente la prestazione del Milan. L’unico spiraglio sembra essere Leao, ma anche lui è limitato dai suoi problemi di personalità. In un San Siro freddo e piovoso, i tifosi rossoneri esprimono il loro malcontento. Il cammino del Milan sembra ora in salita, con molte domande e poche risposte chiare sul futuro.