In casa Milan si parla del “ballottaggio” Suso-Correa. Se lo spagnolo resta, l’argentino non arriva. Il pensiero di Galli, Zaccardo e Serena
Marco Giampaolo lo ha blindato, affermando come Suso non si muoverà dal Milan ed è parte integrante del progetto. Le voci di una sua partenza, però, continuano ad esserci. Nell’edizione di oggi, ad esempio, il Corriere della Sera ha evidenziato come la dirigenza rossonera sia ancora a un bivio: insistere sull’esperimento di Suso dietro le punte o affidarsi a un volto nuovo come Angel Correa? I motivi non sono solo tecnici, ma anche di natura economica: la vendita di Suso potrebbe portare una ricca plusvalenza, facendo respirare le casse societarie. Ecco, intanto, i pareri di tre ex rossoneri sulla vicenda.
Suso trequartista? Il pensiero di Giovanni Galli e Aldo Serena
Giovanni Galli. “Suso è uno specialista che in mezzo deve adattarsi, mentre Correa in mezzo è il suo ruolo naturale. Suso vede la fascia, mentre Correa gioca in mezzo al campo. Suso per come gioca ti condiziona. Vanno capiti i costi: cedere Suso, prendere Correa e restare con altri soldi in tasca va bene. Scambio alla pari va bene, ma rimetterci no. Suso oggi vale 40 milioni, ma Giampaolo pensa di poter arrivare a portarlo ad essere un giocatore da 70″.
Anche l’ex punta di Torino, Juventus, Inter e Milan Aldo Serena è possibilista in merito alla riuscita di Suso come inventore dietro le due punte. “Lo spagnolo può fare quello che gli chiede Giampaolo. Ha passo e qualità, esce in dribbling, immediatezza del passaggio e trova il primo movimento dell’attaccante con palloni filtranti. Punterei sull’usato sicuro“.
Zaccardo: “Milan, Suso trequartista rende di meno”
Cristian Zaccardo, campione del Mondo con la nazionale italiana nel 2006, nutre invece più scetticismo in merito all’operazione Suso-trequartista. “Sono due ottimi giocatori, anche se oggi la quotazione di Correa mi sembra molto alta. Per come conosco Suso, al centro perde il 20% del suo potenziale. Ma se Giampaolo che lo vede tutti i giorni lo vuole trequartista è giusto seguirlo. La società ha scelto l’allenatore, deve fidarsi. Poi il tempo dirà“.
