L’ex calciatore e allenatore in seconda del Milan, Mauro Tassotti, ha parlato delle emozioni vissute dopo aver visitato il luogo della tragedia a Genova
Mauro Tassotti, una vita al Milan come giocatore e tecnico, ha sempre un po’ di sangue rossonero dentro di sé. Dal 2016, infatti, è il vice di Andryi Shevchenko sulla panchina di un Ucraina che attraversa un gran periodo di forma. Domani sera i suoi uomini si apprestano ad affrontare l’Italia in amichevole. Una partita che non sarà come tutte le altre: si tratterà, infatti, di un modo per commemorare ulteriormente le 43 vittime del tragico crollo del Ponte Morandi, avvenuto lo scorso 14 agosto.
Tassotti sul Ponte Morandi: “Impressiona crollo di una struttura così”
Intervistato da Sky Sport, Tassotti ha commentato la visita effettuata nei luoghi del crollo. “Eravamo in Ucraina quando è successo, abbiamo saputo da internet e dai giornali. Fin quando non si arriva qui, però, non ci si rende conto appieno della tragedia che è successa. Fa impressione vedere che una struttura così grande sia crollata per incuria“.
“La scelta di essere qui – prosegue Tassotti – è legata alla nostra volontà di portare un po’ di solidarietà a Genova. Noi siamo italiani a tutti gli effetti. Anche Shecvhenko è molto legato al nostro Paese. Speriamo che, dopo questa tragedia, chi ha il compito di controllare drizzi le antenne. Non si può morire in questo modo“.

Tassotti, una vita al Milan
Mauro Tassotti, classe 1960, è arrivato al Milan dalla Lazio nell’estate del 1980. Con i rossoneri conta 428 presenze in campionato tra l’80 e il 1997. Ha giocato anche 7 partite con la nazionale italiana, tra il 1992 e il 94. Ha occupato il ruolo di vice-allenatore in rossonero dal 2001 al 2015.
Il suo palmares in rossonero è incredibile: cinque scudetti, 3 Coppe dei Campioni, 3 Supercoppe UEFa, 2 Coppe Intercontinentali, 4 Supercoppe italiane, 1 Mitropa Cup, 2 Campionati di Serie B.