Il giovane talento del Milan brilla in una squadra che ritrova le proprie origini tattiche grazie anche al suo tecnico.
Sandro Tonali del Milan si è distinto nella partita al Maradona, dimostrando di avere tutto ciò che serve per essere un grande centrocampista: intelligenza tattica, senso della posizione, forza fisica, visione di gioco e piedi raffinati. Il suo strapotere fisico, lucidità e velocità d’esecuzione sono emblematici. Il cuore rossonero di Tonali è stato evidente durante la sfida contro il Napoli.
Il successo di Tonali non è casuale, ma è frutto del perfetto funzionamento della squadra del Milan. Un singolo giocatore non può cambiare il destino di una partita senza il supporto della squadra. Tonali si è esaltato in un contesto in cui il Milan ha brillato, dominando il reparto nevralgico di Spalletti. Per far rendere i giocatori al meglio, è fondamentale che vengano impiegati nei propri ruoli e con un sistema di gioco adatto.
Il cambio di modulo
Il ritorno al 4-2-3-1, simile al “4-3-3 mascherato”, è stato probabilmente il fattore chiave che ha sbloccato tatticamente e mentalmente alcuni giocatori del Milan. Tra le certezze da cui ripartire per chiudere al meglio la stagione, c’è il ritorno alle origini tattiche e l’onnipresenza di un fuoriclasse del centrocampo come Tonali, che non ha ancora compiuto 23 anni.
Sandro Tonali è il volto del Milan che piace, che lotta, che non molla e che vuole dominare, perché ha le qualità e le ambizioni per farlo. Giocatori come lui sono un patrimonio inestimabile, il cui valore va ben oltre quanto espresso sul campo.