Cessione Milan, Rocco Commisso tenta l’affondo: “Io voglio chiudere questo affare ma ancora non ci siamo”.
Cessione Milan, Rocco Commisso rilancia. L’imprenditore italo-americano, grande protagonista delle ultime settimane, è tornato a parlare della trattativa con Yonghong Li per la cessione del Milan, complicata ora dal fatto che il Fondo Elliott, non avendo ricevuto i trentadue milioni prestati per l’ultimo aumento di capitale, ha avviato le pratiche per rilevare il club.
Cessione Milan, Rocco Commisso: mai più l’Italia fuori dalla Coppa del Mondo
“Ho sentito dire che potrei essere l’unico emigrante italiano proprietario della Serie A se mai accadrà. Voglio che il calcio italiano abbia successo e non vedere la Nazionale fuori dalla Coppa del Mondo – ha dichiarato Rocco Commisso come riportato dal sito de La Gazzetta dello Sport. Devo stare attento a quello che dico perché la maggior parte di questa negoziazione è privata. Io voglio chiudere questo affare, ma non ci siamo ancora. Eravamo vicinissimi a firmare un pre-contratto.
Posso dire che fra tutte le parti che sono state menzionate, sono l’unico italiano, l’unico emigrante, ho i soldi, ho giocato a calcio, conosco bene lo sport, sono stato uno juventino, ma la Juve va molto bene e non ha certo bisogno di me – ha proseguito Commisso. Sarebbe bello, come ho fatto qui alla Columbia University, poter dare un bel contributo al movimento: portare la mia esperienza da businessman americano. Come tutti ormai sanno, ho iniziato dal nulla, ho studiato con profitto e ho creato una grossa azienda“.
Cessione Milan, Rocco Commisso: “Difficile prevedere come si concluderà la vicenda”
Rocco Commisso ha poi parlato del mancato pagamento dei trentadue milioni da parte di Yonghong Li: “Tutto più complicato? Probabilmente sì. Non sappiamo quale strada verrà percorsa da Mister Li con Mister Singer, difficile prevedere come si concluderà questa vicenda. Fino a quando qualcuno non mi dirà qualcosa di diverso, penso che il Milan sia ancora in mano a Li. Probabilmente dovrà affidarsi a un tribunale. Ma finora il proprietario è lui. Se tratterò con lui? Non lo so. Dobbiamo prima capire chi è che tratta per lui. Non conosco Paul Singer, ma lo conoscono i miei advisor e lui sa bene chi sono. Però non faccio promesse. Mai fatta una promessa che non posso mantenere“.
In chiusura Commisso ha parlato di quello che potrebbe essere il suo Milan: “Dovrò metterci tanto impegno: non mi presenterò in Italia pensando di sapere già tutto o più degli altri che sono lì da tanto tempo. Dovrò studiare, ma sono uno che impara in fretta. Gattuso? Mi piace molto. Quando giocavo su questo stesso prato per la Columbia ero come lui. Beh, sicuramente non così bravo, ma ero molto fisico e poi siamo entrambi calabresi“.