C’è maretta in casa Milan, dove Zvone Boban ha fatto capire a Giampaolo di non essere contento. Tra i due ci sono state visioni diverse già in sede di mercato.
Tra Zvonimir Boban e Marco Giampaolo il rapporto non è ancora decollato. A più riprese, infatti, il dirigente croato ha stigmatizzato le prestazioni insoddisfacenti del Milan sotto la guida dell’ex tecnico della Sampdoria.
Boban dopo il derby
Dopo la sconfitta contro l’Inter, il croato aveva dichiarato: “I pensieri non sono rosei, dobbiamo migliorare e anche il mister vuole un Milan diverso e migliore, ma dobbiamo crescere in tante cose. E con il lavoro duro e intelligente si farà“.
I due, in precedenza, avevano avuto un colloquio a Milanello avente a oggetto il modulo tattico, il sistema di gioco e l’utilizzo dei giocatori.
Da Suso a Rebic, i segnali di disaccordo
Secondo La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, il rapporto tra Boban e Giampaolo non è ancora totalmente allineato. E qualche segnale in casa Milan era arrivato in questo senso anche dal mercato.
“Zvone – ricorda la Rosea – voleva vendere Silva: a tre giorni dalla chiusura del mercato André è titolare contro il Brescia. Piatek, per Giampaolo poco adatto a condividere gli spazi in area, scavalcato a sorpresa“.
La questione Suso si era aperta ancora prima: per l’allenatore è “un fuoriclasse”, per Boban un giocatore sacrificabile per poter reinvestire su Correa. L’allenatore “trattiene” Suso, la società convoca l’agente dopo 24 ore per trattarne l’uscita. “Per Giampaolo Suso è un ottimo trequartista, per Zvone solo un esterno. Per Giampaolo sarebbe ideale un ultimo rinforzo di qualità e dal mercato arriva Rebic, un combattente abituato alla fascia sinistra. Ovvero, l’opposto“.
