Milan, tutto quello che c'è da sapere sull'Arsenal 2017-18
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Direttore: Alessandro Plateroti

Milan, ecco l’Arsenal 2017-18: avversario nobile ma non imbattibile

Mercato Arsenal Ozil

Privato a gennaio del proprio miglior giocatore, Sanchez, l’Arsenal di Wenger (all’ultima stagione?) è squadra piena di talento ma altalenante.

Sarà l’Arsenal l’avversaria agli ottavi di finale di Europa League del Milan. Un Arsenal che in questa stagione 2017-18 si è affacciato per la prima volta nella seconda manifestazione continentale fin dalla fase a gironi, dopo vent’anni di qualificazioni alla Champions League. Un Arsenal che, forse, è arrivato realmente al capolinea della gestione di Arsène Wenger, il 68enne francese che guida il club dal lontano 1996. Un Arsenal talentuoso, come ogni anno, ma ancor più schizofrenico che in passato, capace di vincere con le più forti ma anche di scivolare contro avversarie deboli. Sulla carta è la squadra candidata alla vittoria finale. Eppure il Milan non può e non deve temerla. Perché in quanto a solidità, almeno in questo 2018, tra le due compagini la differenza è molta. A favore dei rossoneri.

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Milan, ecco l’Arsenal 2017-18: un’avversaria forte, ma alla portata

L’ex di turno, Pierre Emerick Aubameyang, arrivato a gennaio per oltre 60 milioni dal Borussia Dortmund, non potrà essere del confronto. Eppure, le alternative a Wenger non sarebbero mancate, se la sfida si fosse tenuta prima di gennaio, quando sono partiti Sanchez, Walcott e Giroud. Con Lacazette ai box almeno fino ad aprile, l’unica prima punta per il tecnico francese è Danny Welbeck, le cui qualità sono certamente meno importanti rispetto all’ex Lione e al centravanti gabonese. I veri pericoli per il Milan potrebbero arrivare dalla trequarti, laddove continua a imperare Mesut Özil, a giugno destinato a un probabile addio ma ancora perno dell’undici londinese. Con lui, il dinamico Mkhitaryan, arrivato dallo United nello scambio con Sanchez. Meno celebre ma piuttosto luminosa la stella del giovane nigeriano Iwobi, la cui rapidità potrebbe far male alla retroguardia milanista. Reparto difensivo, come da tradizione gunner, poco solido e piuttosto distratto, con la coppia Mustafi-Koscielny che fatica a ingranare. Difficile immaginare sfide in cui il Milan non riesca a fare almeno un gol.

Milan-Arsenal, sfida da Champions

L’ultimo confronto tra rossoneri e biancorossi risale a sei anni fa. Allora erano ottavi di Champions, e il Milan di Allegri riuscì a spuntarla vincendo per 4-0 a San Siro e perdendo all’Emirates 3-0. Anche allora sulla panchina dei Gunners sedeva il buon Arsene, forse più amato che oggi. Da un anno i tifosi chiedono un passo indietro al tecnico francese, che forse quest’anno potrebbe essere propenso ad ascoltarli. Ma non senza lasciare altri trofei: già messo in bacheca il Community Shield, domenica a Wembley il tecnico si gioca la Coppa di Lega, contro il City di Guardiola. Una finale che potrebbe essere l’ultimo vero acuto di una stagione anonima in campionato, con un sesto posto che ad oggi terrebbe per il secondo anno l’Arsenal fuori dalla Champions. Anche per questo le motivazioni in Europa League non mancheranno ai biancorossi. Ma il discorso vale anche per il Milan. Un altro motivo per cui la sfida appare più affascinante ed equilibrata che mai…

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ultimo aggiornamento: 23 Febbraio 2018 18:46

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