La difesa del Milan è una preoccupante costante negativa. Analizziamo i quattro maggiori problemi e le soluzioni che Fonseca.
Il Milan si trova in un momento complicato per quanto riguarda la fase difensiva. Dopo un iniziale slancio che ha mostrato il potenziale del gruppo, le recenti prestazioni evidenziano un ritorno a una fragilità preoccupante.
L’ultima partita all’Unipol Domus contro il Cagliari ha confermato le difficoltà di una difesa che sembra non trovare stabilità. Le problematiche principali sono chiare: errori individuali, scarsa comunicazione tra reparti, vulnerabilità ai cross e instabilità nelle rotazioni difensive. Ma quali potrebbero essere le soluzioni?
La difesa del Milan: quattro problemi da risolvere
Fonseca, alla guida della squadra, sta cercando di correggere i difetti con un lavoro continuo e mirato. Il primo punto da affrontare è la mancanza di aggressività nei duelli aerei e l’atteggiamento passivo sui cross avversari. La partita contro il Cagliari ha evidenziato come i rossoneri subiscano troppo facilmente.
La soluzione? Un lavoro intenso sui posizionamenti e sulla prontezza nel chiudere gli spazi. Non meno importante è la comunicazione tra difesa e centrocampo: l’equilibrio è fragile, e l’assenza di un dialogo costruttivo in campo amplifica gli errori.
Il problema delle rotazioni in difesa
Un’altra grande criticità per il Milan di Fonseca è rappresentata dalle continue rotazioni nel reparto arretrato. La necessità di trovare la giusta coppia di centrali difensivi è ormai diventata una priorità. Il tecnico lusitano ha alternato Thiaw, Tomori, Pavlovic e Gabbia senza trovare stabilità.
La soluzione potrebbe essere concentrarsi su una coppia fissa, garantendo continuità e maggior intesa tra i giocatori. Il rientro di Gabbia potrebbe rivelarsi decisivo: dotato di un’ottima lettura delle situazioni, il difensore italiano può offrire leadership e affidabilità.
Un ulteriore aspetto su cui lavorare è l’approccio mentale. Troppo spesso il Milan parte con il freno a mano tirato, subendo gol nei primi minuti. Fonseca dovrà concentrare i suoi sforzi anche su questo aspetto, inculcando ai suoi uomini una mentalità vincente sin dai primi istanti di gioco. Il lavoro, dunque, è ancora lungo, ma l’obiettivo è chiaro: trasformare una difesa fragile in una retroguardia solida, capace di sostenere le ambizioni rossonere in Serie A e in Europa.