La cavalcata del Milan in Coppa dei Campioni 1988/89 iniziano contro il Vitocha Sofia. I rossoneri vincono sia all’andata che al ritorno, con un Van Basten in grande spolvero.
La stagione 1988/89 certifica il dominio del Milan a livello continentale, dopo lo scudetto in rimonta sul Napoli. La formazione di Sacchi ha fatto vedere di essere formidabile in Serie A e si lancia all’assalto dell’Europa immettendo in rosa il terzo olandese, Rijkaard. Il sorteggio abbina ai rossoneri i campioni bulgari del Vitocha Sofia nel primo turno della Coppa dei Campioni. Baresi e compagni devono quindi superare l’ostacolo rappresentato dagli uomini di Metodiev per accedere agli ottavi di finale.
L’andata in Bulgaria
Il Milan affronta il match di andata in trasferta, allo stadio Gerena di Sofia. Il Vitocha non si dimostra un avversario molto ostico e una buona prestazione dei rossoneri si concretizza in una vittoria per 2 a 0 con un gol per tempo. Apre Virdis di testa con un cross di Colombo, raddoppia Gullit (entrato nella ripresa) con una rete fotocopia alla prima.
Il ritorno a San Siro
Il 6 ottobre, a distanza di un mese, San Siro indossa l’abito delle grandi occasioni per festeggiare il ritorno del Milan nella massima competizione europea a distanza di cinque anni. Dopo la vittoria dell’andata, il ritorno contro il Vitocha si presenta come una formalità per quanto riguarda il discorso qualificazione. I rossoneri scendono in campo con Giovanni Galli, Tassotti, Mussi, Colombo, Filippo Galli, Baresi, Donadoni, Ancelotti, Van Basten, Rijkaard e Virdis. Il 5 a 2 finale mette le cose in chiaro circa le ambizioni del Milan e, in particolare, mostra un Van Basten in grandissima forma. L’olandese segna in tutto quattro gol, con tre reti di sinistro e con un colpo di testa. Virdis segna anche nel ritorno, mentre per il Vitocha vanno in rete Nachev e Iliev.