A Milano prosegue l’emorragia di chiusure di locali storici. Questa volta, a chiudere è la famosa discoteca Old Fashion che dal 1933 era negli spazi del Palazzo dell’Arte, alla Triennale di Milano.
Un altro piccolo tassello della storia di Milano, l’Old Fashion, se ne va. Il gestore afferma: “Siamo in trattativa”, ma ormai, come successo per altri storici locali meneghini, la chiusura della discoteca sembra cosa certa. Il locale dal 1993 occupava gli spazi del Palazzo dell’Arte sulla sponda del Parco Sempione.
Settant’anni di storia milanese che se ne vanno
L’Old Fashion di Milano non rappresenta solo una semplice discoteca tra le tante. La location era stata infatti riconosciuta come locale storico sia dal Comune di Milano che dalla Regione Lombardia. La sua storia dura da ben 70 anni, e tra quelle mura sono passati grandi nomi di star internazionali come Madonna, George Clooney, Witney Houston, Ronaldo, Leonardo DiCaprio, Paris Hilton e Naomi Campbell, solo per citarne alcuni. Nel lontano 1960, l’Old Fashion ha ospitato anche un concerto internazionale di Jimi Hendrix.
Sulle piste dello storico locale, hanno ballato grandi stilisti, modelle e artisti di ogni sorta. La discoteca ha due sale interne dove si balla e si mangia, oltre ad una splendida terrazza che si affaccia su un meraviglioso giardino di oltre 1200 mq. Adesso, entro fine anno, la discoteca chiuderà i battenti, lasciando senza casa notturna molti vip di spettacolo e TV nonché artisti e calciatori.
L’ultimo ballo, il 31 dicembre 2023
L’ultimo gran ballo per l’Old Fashion è fissato per il 31 dicembre 2023. In scaletta è infatti previsto il veglione di Capodanno. A partire dal mese di gennaio 2024, i gestori dovranno riconsegnare le chiavi della struttura alla Triennale di Milano. Roberto Cominardi, tra i gestori, rassicura la sua clientela affermando: “Siamo in trattativa. Il contratto è scaduto, ma abbiamo accordi per rimanere ancora qui“.
Molti milanesi e non solo sperano che le parole del gestore rispecchino la verità ma di certo, al momento, non c’è proprio nulla.