Milano batte Barcellona, ma in negativo: lo smog incide sull’attenzione, lo stress e il sonno. Lo rivela uno studio.
Non solo l’inchiesta urbanistica che ha scosso Milano, nuovi guai arrivano dal fronte ambientale: secondo una recente ricerca, pubblicato da Corriere e riportatato da Leggo.it, lo smog del capoluogo della Lombardia supera Barcellona non per intensità, ma per effetti negativi sulla salute mentale dei cittadini. Ecco nel dettaglio lo studio, condotto dall’Università Statale di Milano insieme all’Università di Padova, all’associazione Cittadini per l’aria e alla rivista Epidemiologia e Prevenzione.

Gli effetti negativi dell’inquinamento sulla salute mentale
I dati raccolti parlano chiaro: nelle 12 ore successive all’esposizione a livelli elevati di biossido di azoto, i volontari milanesi hanno registrato un peggioramento del 4,4% nei tempi di risposta al test Stroop, uno strumento che misura l’efficienza dell’attenzione. Ancora più evidente è il +76% di errori nei test cognitivi commessi da chi aveva respirato aria più inquinata, con effetti immediati sul funzionamento cerebrale.
Il campione dello studio era composto da 329 cittadini milanesi che, per una settimana, tra gennaio e marzo 2024, hanno indossato dispositivi portatili in grado di rilevare l’esposizione individuale agli inquinanti. Ogni giorno, i partecipanti compilavano test cognitivi e questionari sul proprio stato mentale e fisico.
Sebbene Milano rispetti i limiti imposti dall’Unione Europea (39 microgrammi di biossido di azoto contro i 40 consentiti), supera ampiamente le soglie suggerite dall’OMS, che raccomanda un massimo di 10 microgrammi. Dal 2030, con i nuovi limiti europei fissati a 20 microgrammi, la Lombardia potrebbe richiedere una deroga.
Il confronto con Barcellona: Milano esce sconfitta
Uno studio parallelo condotto a Barcellona, aggiunge Leggo, ha mostrato dati decisamente migliori per la città catalana. I milanesi risultano il 12% più stressati, dormono il 22% peggio e riferiscono livelli inferiori di energia (-14%) e forma fisica (-18%).
Le differenze non dipendono solo da clima o età media, ma sono attribuite anche alla diversa struttura urbana: Barcellona, grazie a una maggiore vivibilità, offre un ambiente meno opprimente per la salute mentale.
“Milano fa male ai suoi cittadini, soprattutto a quelli più fragili“, ha dichiarato Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria. “Non basta restare sotto i limiti europei, servono politiche urbane coraggiose per ridare qualità della vita e aria pulita, in particolare a chi non ha alternative“.