Milano, violenze su bimba di 9 mesi: è gravissima

Milano, violenze su bimba di 9 mesi: è gravissima

Bimba di 9 mesi presa a calci e pugni dal suo patrigno: ora si trova in ospedale in condizioni gravissime. La vicenda ha avuto luogo a Milano.

La vicenda ha avuto luogo a Milano, dove una bimba dell’età di soli nove mesi è stata presa a calci, pugni e schiaffi. La piccola è arrivata in ospedale in condizioni gravissime: a mettere in atto le violenze nei confronti della bimba inerme, il compagno di sua madre.

A chiamare i soccorsi è stata la nonna della vittima delle percosse. La piccola è stata trasportata al Policlinico San Matteo di Pavia. Secondo quanto riferito dai familiari, la bimba sarebbe caduta dal seggiolone, procurandosi in quel modo le ferite.

La versione dei familiari

Ma la versione della vicenda non ha trovato riscontro con le ferite riportate dalla bimba. I medici infatti hanno rinvenuto sul corpo della piccola numerose ecchimosi e lividi, chiaramente non procurate da una semplice caduta dal seggiolone. A quel punto, il personale medico sanitario dell’ospedale, ha immeditatamente chiamato i carabinieri per denunciare la situazione.

Le indagini

Adesso l’uomo dovrò rispondere delle accuse di tentato infanticidio. Ad occuparsi del caso la Procura di Pavia. La vicenda ha avuto luogo nella giornata di ieri pomeriggio, nell’appartamento di un condominio in via Colombo a Casarile, a Milano.

In questo momento, il colpevole delle brutalità nei confronti della piccola di soli nove mesi si trova in stato di fermo. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, l’uomo avrebbe già ammesso le sue responsabilità davanti agli investigatori che si stanno occupando del caso.

A causa della gravita delle condizioni della bimba, i medici l’hanno trasferita all’ospedale di Bergamo. Ora la Procura di Pavia sta indagando per far luce sugli accertamenti sull’episodio. Sarà compito degli investigatori appurare la dinamica degli eventi, e scoprire se nella vicenda sia coinvolta qualche altra persona oltre al patrigno della bimba, che adesso si trova in stato di fermo.

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