Dal 1775 a Milano c’è la libreria più antica d’Italia

Dal 1775 a Milano c’è la libreria più antica d’Italia

Si trova a Milano la libreria più antica d’Italia, è stata aperta nel 1775 e ora è protagonista di un volume inedito scritto dal proprietario Giorgio Lodetti.

Nel 1775 i fratelli Giovanni, Antonio, Sebastiano e Secondo Bocca, nativi di Asti aprono la libreria Bocca a Torino. La libreria che ad oggi è la più antica libreria italiana rimasta in attività, ha avuto cinque sedi: Parigi, Firenze, Roma, Torino e Milano. Quest’ultima è l’unica ancora aperta e attiva.

Situata nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, rappresenta un gioiello milanese ricco di storia e cultura. Un museo della letteratura e della cultura italiana e non, di appena cinquanta metri quadrati che è da tempo luogo di attrazione per turisti, appassionati di arte e del mondo della moda.

Non solo volumi ma anche sculture, quadri, pezzi di design e di arredamento originali realizzati da artisti contemporanei che vanno ad arricchire questa perla milanese e italiana.

libri

La sua storia è stata raccontata all’interno del volume “Archivio storico di una famiglia di librai milanesi” scritto dall‘attuale proprietario Giorgio Lodetti; con 384 pagine, 660 immagini in bianco e nero racconta la storia della libreria e dei fratelli Boca che verrà presentata l’11 maggio alla Biblioteca Nazionale Braidense, all’interno del palazzo Brera di Milano.

La storia della famiglia Bocca all’interno del volume

All’interno del volume di Lodetti, viene ricostruita la storia della famiglia Bocca che ha mantenuto la gestione della libreria fino al 1951 con Giuseppe Bocca junior. La storia parte dalla figura di Giuseppe Bocca senior nato nel 1789 e analizza le collane editoriali stampate dalla famiglia.

In particolare Lodetti si concentra sulle ultime due collane curate della famiglia, Biblioteca di Scienze Moderne e Piccola Biblioteca di Scienze Moderne, in parte per l’importanza dei temi trattati e in parte per i titoli conosciuti in tutto il mondo. La scelta, come spiegato da Lodetti, è stata determinata inizialmente dal fatto che tutti i 680 volumi appartenenti alle due collane, sono illustrati da disegnatori italiani del Novecento.

Le due collane vantano pubblicazioni come “L’interpretazione dei sogni” di Freud e “Le mie prigioni” di Pellico e tra i nomi degli autori ritroviamo Gioberti, Segantini, Nietzsche, Kierkegaard, Oscar Wilde e Cesare Lombroso.