Sale a tre il numero delle vittime a causa della legionella: una donna di 94 anni è deceduta dopo che la stessa sorta è toccata a un coetaneo. La terza vittima è una donna di 84 anni.
MILANO – Situazione molto critica nel capoluogo lombardo, in particolare nel comune di Bresso dove a causa della legionella una donna di 94 anni è deceduta per sopraggiunte complicanze. Si tratta della seconda vittima dopo il decesso di un altro anziano, coetaneo della donna. Proprio in mattinata è arrivata la notizia di una terza persona deceduta per lo stesso motivo. La donna, di ottantaquattro anni in questo caso, è morta in ospedale.
Al momento, sono stati accertati 17 casi di contagio del batterio. Entrambi i decessi si sono registrati all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo (Milano) dove è ricoverata anche una parte dei pazienti colpiti da legionellosi, mentre altri sono ricoverati all’ospedale Niguarda. Già nel 2014 a Bresso ci fu un altro contagio di legionella, con sei casi di cui uno mortale.
Task force in azione
La situazione è molto critica, come confermato dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: “Oggi c’è una situazione critica, un’epidemia di legionella, 17 persone colpite e due morti. Abbiamo avviato da subito una task force per individuare la fonte dell’agente patogeno. Pulire i filtri dei rubinetti, lasciare scorrere l’acqua e aprire le finestre quando si fa una doccia calda e pulire molto bene i bacini d’acqua stagnante, perché la legionella non si trasmette bevendo l’acqua o con il contatto personale, ma per inalazione“, ha raccomandato l’amministratore lombardo. Entro dopodomani, venerdì, sono attesi i risultati delle analisi sanitarie, condotte dal dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria della Ats della Città metropolitana di Milano. Il consorzio dell’Acqua potabile ha già campionato 13 diversi punti della città, con esito negativo rispetto alla presenza del batterio.