Un detenuto 18enne è morto carbonizzato nella sua cella del carcere. L’incendio sembra essere stato appiccato all’interno della cella.
Un tragico incidente ha colpito il carcere di San Vittore a Milano, dove un detenuto di soli 18enne è morto carbonizzato in seguito a un incendio scoppiato nella sua cella.
La morte del 18enne
Il giovane si trovava insieme a un altro detenuto al momento del rogo. Le prime ricostruzioni indicano che l’incendio sarebbe stato appiccato dai due stessi reclusi, anche se le indagini sono ancora in corso per chiarire l’esatta dinamica.
Il sindacato della polizia penitenziaria ha sottolineato come questi episodi siano purtroppo sempre più frequenti all’interno degli istituti penitenziari. La situazione delle carceri italiane è critica, con numerosi casi di decessi sia tra i detenuti che tra il personale di sorveglianza negli ultimi mesi.
Sovraffollamento e crisi nelle carceri
Il carcere di San Vittore rappresenta uno dei tanti esempi di sovraffollamento che affliggono il sistema penitenziario italiano. La struttura, progettata per ospitare circa 445 detenuti, ne accoglie attualmente oltre 1.100, creando una situazione insostenibile. Questo sovraffollamento, che supera il 240%, compromette la sicurezza all’interno del carcere, rendendo difficile una gestione corretta e una sorveglianza efficace dei detenuti.
Anche il personale di sorveglianza è insufficiente rispetto al fabbisogno reale. Molti agenti sono costretti a operare in condizioni di stress e sovraccarico di lavoro. Il sindacato denuncia inoltre la mancanza di risorse per garantire servizi essenziali come l’assistenza sanitaria e il supporto psicologico, aspetti cruciali per il benessere dei detenuti e per prevenire situazioni drammatiche come quella avvenuta a San Vittore.
Il tragico incidente di San Vittore sottolinea l’urgenza di un intervento per riformare il sistema carcerario in Italia. Ridurre il numero di detenuti e potenziare il personale di sorveglianza sono misure necessarie per prevenire ulteriori tragedie. Senza una risposta concreta, il rischio di altri incidenti simili rimane alto, continuando ad aggravare una situazione già fuori controllo.