Milano, violentata sul treno in pieno giorno
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Milano, violentata sul treno in pieno giorno

stazione del treno

Una ragazza di 21 anni a Milano è stata violentata su un treno pendolari in pieno giorno. Il racconto shock.

A bordo di un treno regionale che collega Varese a Milano e a Treviglio, una ragazza di 21 anni è stata violentata in pieno giorno senza che nessuno l’aiutasse. “Mi ha afferrata e tirata verso di sé facendomi stendere con la forza sui sedili, in un secondo mi ha immobilizzata, stretta tra il finestrino e un sedile”, racconta la ragazza. “Per lo shock ho perso conoscenza”.

Il racconto shock della ragazza, ancora provata dall’accaduto, all’ospedale di Treviglio accompagnata dalla Polfer. Come riporta il Corriere della Sera, l’aggressore avrebbe già agganciato la sua preda nel passante della stazione di Milano Porta Garibaldi dove la ragazza di origine toscane stava cercando informazioni. “Dovevo raggiungere il mio fidanzato a Bergamo per recuperare una borsa che avevo dimenticato a casa sua. Mi si è avvicinato un uomo, sui 40 anni, dalla carnagione scura, all’apparenza sudamericano, invitandomi a prendere il passante” racconta ancora la vittima.

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stazione del treno
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“Mi ha salvata l’istinto di sopravvivenza”

Un’altra violenza sessuale seguita all’offerta di aiuto dell’aggressore, come accaduto, sempre a Milano, nel caso della ragazza violentata fuori dal locale nei giorni scorsi. Questa volta l’aggressione avviene in pieno giorno davanti a tutti e nell’indifferenza di tutti. Come racconta la ragazza, “una volta a bordo, ho cercato altre persone per accertarmi di non aver sbagliato treno, finché, in un vagone, me lo sono ritrovato davanti”.

“La cosa terribile è che c’era un altro passeggero che, intuita la situazione, ci ha lasciati soli”. A quel punto, tutto è successo molto in fretta senza che lei potesse reagire. La ragazza è stata immobilizzata, stretta tra il finestrino e i sedili, subendo la violenza per dieci interminabili minuti, quelli che intercorrono tra le fermate di Porta Garibaldi e Porta Vittoria.

“Ero nel panico assoluto, non riuscivo a reagire e ho perso i sensi – ha detto ancora la giovane vittima -. Poi, quando ho ripreso conoscenza, ho urlato più forte che potevo e gli ho sferrato un colpo sotto il mento. Sono scappata finché ho trovato il controllore e con lui siamo corsi fino in cima al treno dove c’era la polizia. Mi ha salvato l’istinto di sopravvivenza”. Le porte del treno sono state immediatamente chiuse. Ma l’aggressore era riuscito a scappare probabilmente tra le fermate di Porta Vittoria e Forlanini.

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ultimo aggiornamento: 6 Aprile 2023 8:58

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