Milleproroghe, interviene Mattarella: la legge con riserva

Milleproroghe, interviene Mattarella: la legge con riserva

Il capo di Stato Sergio Mattarella è intervenuto sul decreto Milleproroghe, promulgando la legge con riserva.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente firmato la conversione in legge del decreto Milleproroghe. Si tratta di un provvedimento che – come suggerisce il nome – sancisce la proroga di alcune norme in scadenza. Tra queste la proroga dello smart working e la possibilità di chiedere mutui agevolati per l’acquisto della prima casa. 

La lettera di Mattarella però porrebbe dei problemi alla maggioranza per quanto riguarda il rinnovo delle concessioni demaniali. Sarebbe infatti emerso che, secondo il Quirinale, la proroga sarebbe in contrasto con la normativa europea. 

Alla luce di ciò il governo ed il parlamento dovranno intervenire per apportare qualche modifica, seppur non sia possibile rinviare la legge alle camere. Il decreto “Milleproroghe” ha anche approvato la proroga delle concessioni demaniali fino al 31 dicembre 2024. 

Sergio Mattarella

Per quanto riguarda le modifiche approvate circa le concessioni demaniali, “è evidente che i profili di incompatibilità con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive accrescono l’incertezza del quadro normativo e rendono indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento”. È questa la dicitura che compare all’interno del documento che accompagna la promulgazione della legge di conversione del decreto. 

L’intervento di Mattarella

All’interno del testo sarebbero infatti presenti “molteplici profili critici” al punto “da giustificare l’esercizio della facoltà attribuitami dall’articolo 74 della Costituzione“. Il capo dello Stato prosegue: “Sono tuttavia consapevole della delicatezza, sotto il profilo costituzionale, del rinvio alle Camere esercitato nei confronti di una legge di conversione di un decreto-legge, a pochi giorni dalla sua scadenza: farebbe, inevitabilmente, venir meno, con effetti retroattivi, in molti casi in maniera irreversibile, tutte le numerose altre disposizioni che il decreto-legge contiene, determinando incertezza e disorientamento nelle pubbliche amministrazioni e nei destinatari delle norme”.