Le orribili minacce alla famiglia: “Ti butto nel Po”. Arrestato per stalking

Le orribili minacce alla famiglia: “Ti butto nel Po”. Arrestato per stalking

Perseguitava moglie e figlie in ogni luogo, minacciando anche parenti e maestre delle bambine: definito “estremamente pericoloso”.

Già condannato lo scorso giugno per maltrattamenti in famiglia, l’uomo in questi mesi ha continuato a seguire sua moglie e le sue due figlie. In attesa della sentenza definitiva, il 40enne di origini albanesi è stato trasferito in carcere, questa volta con l’accusa di stalking.

Le minacce contro la moglie

Agli inizi del 2022, la donna di 32 anni si era presentata in Questura, sotto shock, per denunciare suo marito che dal 2017 le faceva vivere un inferno, con violenze sia fisiche che psicologiche. L’uomo – muratore di origini albanesi – è stato definito come il tipico “padre padrone”.

Attraverso le testimonianze anche di amici e parenti, sono emerse diverse frasi violente che pronunciava alla donna: “Non fai un ca**o, ti fai solo mantenere, sei la mia schiava”. Il marito l’aveva segregata in casa, distruggendole il telefono, minacciandola continuamente con espressioni del tipo “Sei la rovina della mia vita, tu sei mia, non uscire senza di me, altrimenti ti ammazzo. Ti faccio ammazzare, ti butto nel Po.

Picchiata e violentata sessualmente

Ma le minacce non sono stata l’unica agonia subita dalla 32enne. Infatti, secondo quanto emerso, l’uomo picchiava sua moglie con calci e pugni, abusando sessualmente di lei. Il 40enne la costringeva a stare in silenzio, altrimenti l’avrebbe “buttata fuori di casa” e le avrebbe tolto le figlie, di 10 e 4 anni, che avrebbero anche assistito alle violenze.

Arrestato per stalking

A giugno scorso l’uomo è stato quindi condannato a 8 anni e 6 mesi di carcere per maltrattamenti in famiglia e per violenze sessuali su sua moglie. La famiglia è stata allontanata e portata in una comunità, ma mamma e figlie evitavano ugualmente di uscire per paura.

Il 40enne, infatti, non ha mai smesso di cercarle ovunque, anche dopo la condanna. L’uomo minacciava anche parenti e maestre delle due figlie, convinto che gli impedissero di vederle.

Dopo essere stato cercato dalla polizia, ieri, mercoledì 18 ottobre, è stato trovato a Cremona, finendo in manette nel carcere di Cà del Ferro con l’accusa di stalking. Adesso si attende solo che la sentenza diventi definitiva.