I ministri dell’Arabia Saudita e dell’Iran discutono dell’attacco a Israele

I ministri dell’Arabia Saudita e dell’Iran discutono dell’attacco a Israele

Dopo gli attacchi di Hamas e l’escalation iraniana, Israele trova nuovi alleati strategici in Giordania e Arabia Saudita.

Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre e la dura risposta di Israele a Gaza, l’isolamento di Tel Aviv sembrava consolidato. Tuttavia, l’inaspettata aggressione iraniana con oltre 300 missili e droni ha catalizzato un avvicinamento strategico di alcuni paesi della regione verso Israele, escludendo alleati iraniani come Siria, Hezbollah e gli Houthi.

I ministri degli Esteri di Iran e Arabia Saudita hanno parlato telefonicamente della crisi con Israele, non fornendo però dettagli. A dimostrazione che la situazione potrebbe stabilizzarsi, oggi l’Iran ha revocato la sospensione dei voli nazionali e internazionali dalla sua capitale

Le azioni decisive di Giorgia e Arabia Saudita

La Giordania, fedele alleato degli USA, ha abbattuto i droni iraniani che sorvolavano il suo territorio, nonostante le minacce da Teheran che proclamavano: “La Giordania sarà il prossimo obiettivo se coopera con Israele“. Allo stesso modo, l’Arabia Saudita, che ha una lunga storia di dialogo con l’Iran, si è recentemente schierata più fermamente contro Teheran. La minaccia dell’Iran si era già manifestata nel 2019 con l’attacco ai siti di Saudi Aramco, dimostrando le crescenti capacità offensive iraniane.

Un funzionario anonimo della famiglia reale saudita ha dichiarato alla televisione israeliana che “qualsiasi oggetto sospetto” entrato nello spazio aereo saudita “viene intercettato“, evidenziando il ruolo attivo del regno nella difesa del proprio spazio aereo e criticando l’Iran per il suo tentativo di sabotare la normalizzazione delle relazioni con Israele tramite i conflitti a Gaza.

L’analisi dell’attacco a Israele

Come riportato da il messaggero.it Il professor Luigi Narbone, esperto di relazioni internazionali, ha commentato l’unione araba in condanna dell’Iran, sottolineando come l’attività della Giordania nell’abbattimento dei droni segni una significativa preoccupazione regionale. Le capitali della regione temono che l’attacco possa innescare un’escalation difficile da controllare.

L’Arabia Saudita, che ha guidato la coalizione nello Yemen contro gli Houthi iraniani e cercato di normalizzare i rapporti con l’Iran, si trova ora a rivedere le sue alleanze in risposta alle aggressioni. Narbone evidenzia: “Prima del 7 ottobre, con il sostegno degli USA, si stava procedendo verso una normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele, un potenziale storico consolidamento di un fronte anti-iraniano.

Argomenti