Gualtieri: “Le cartelle saranno scaglionate”. Fmi: “Il debito italiano nel 2021 sale al 159,7 per cento”

Gualtieri: “Le cartelle saranno scaglionate”. Fmi: “Il debito italiano nel 2021 sale al 159,7 per cento”

Il ministro Gualtieri sul prossimo decreto ristori: “Le cartelle saranno scaglionate. Pensiamo una riduzione degli importi di atti delle Entrate”.

ROMA – Il ministro Gualtieri a margine di un evento pubblico è ritornato a parlare del decreto ristori: “Stiamo lavorando allo scaglionamento delle cartelle per diluire nel tempo il loro invio e ridurre la pressione sugli stessi contribuenti – ha precisato l’esponente dem, riportato dall’Ansapensiamo ad una riduzione degli importi di alcuni atti delle Entrate per i soggetti che abbiano subìto un calo del fatturato per effetto della pandemia“.

Il report di Fmi sull’Italia

E’ stato pubblicato il nuovo report di Fmi sull’Italia. Secondo la Federazione Monetaria Internazionale, il debito del nostro Paese potrebbe salire al 159,7% nel 2021 dal 157,5% dell’anno appena concluso.

“E’ essenziale che l’Italia usi le risorse del Recovery Fund per finanziare i progetti di alta qualità che rafforzino le prospettive di crescita, facilitino una transazione verso un futuro verde e digitale e accelerino la riduzione del debito”, le parole di Vitor Gaspar, il responsabile del Fiscal Monitor, nell’incontro con la stampa che ha aggiunto: “Il debito pubblico italiano è sostenibile, supportato dai bassi tassi di interesse e una prevista ripresa nella crescita“.

Euro risparmi

Inps, liquidate quasi 800mila pensioni nel 2020

Sono quasi 800mila le pensioni liquidate nel 2020. A dirlo è l’Inps nel consueto monitoraggio. Un anno che ha visto un aumento del 7,42% rispetto al 2019.

Nel report, inoltre, è stato registrato un boom di quelle di vecchiaia (+62,94% rispetto al 2020). Il rimbalzo è strettamente collegato al numero minimo di assegni di vecchiaia che si è avuto nel 2019 per l’incremento dell’età a 67 anni e all’arrivo al nuovo requisito di una ampia platea di lavoratori. Le pensioni anticipate, invece, sono state 277.544, in calo del 7,4% in confronto all’anno precedente. In questo caso a influire sul dato è l’introduzione di Quota 100 nel 2019. Numeri, quindi, che potrebbero essere rivisti nel 2021.