Spadafora frena sulla ripresa del calcetto: “Non so quando ripartirà”

Spadafora frena sulla ripresa del calcetto: “Non so quando ripartirà”

Il ministro Spadafora frena sulla ripresa del calcetto: “Distanziamento e mascherina ancora sono obbligatori”.

ROMA – Calcio sì, sport di contatto amatoriale no. Il ministro Spadafora, intervistato da Fanpage, frena sulla ripresa del calcetto dal 25 giugno (come scritto nel dpcm): “La certezza non c’è – ribadisce il titolare del Dicastero dello Sport – perché il ministro Speranza ha ritenuto che non si potesse venir meno alle due regole che valgono pr tutti i cittadini, e cioè distanziamento sociale e mascherina. La ripresa ci sarà quando tutti i cittadini potranno rinunciare a queste due norme e per questo non sappiamo quanto ci sarà il via libera degli sport di contatto“.

Diritti tv

Il ministro Spadafora è ritornato anche sui diritti televisivi: “Nessun accordo è stato chiuso. Abbiamo raccolto diverse disponibilità e i contatti continuano con Mediaset e le altre realtà televisive. Io sono fiducioso di poter trovare l’intesa nei prossimi giorni e mettere d’accordo tutti. Vogliamo rispettare quelli che sono i diritti sacrosanti acquisiti dagli abbonati dei broadcaster che hanno vinto la gara sui diritti televisivi. Ma stiamo cercando di offrire agli italiani delle immagini importanti in un momento così delicato“.

Roma 09/09/2019 – Camera dei Deputati voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Vincenzo Spadafora

I giovani

In conclusione Spadafora si è soffermato sui giovani: “Noi ascoltiamo i loro suggerimenti, poi starà al governo trasformarli in azioni concrete. Non ci siamo mai fermate e le idee proposte in questo evento (Quale futuro n.d.r.) saranno presenti nell’agenda di governo dei prossimi anni. Vogliamo farci ispirare da quello che proporranno i ragazzi. Al termine dell’incontro avremo una lista di priorità e le idee saranno sottoposte a un sondaggio molto più ampio che vedrà coinvolti anche gli adulti“.

Un dialogo, quindi, che continuerà nelle prossime settimane per cercare di trovare delle soluzioni per i giovani in un momento non facile come quello dell’emergenza coronavirus.

Argomenti