Mino Raiola fa il punto sul mercato: “Tutti vogliono comprare giocatori buoni ma nessuno vuole cederli”. Poi su Balotelli: “Ritorno in Italia? Le possibilità ci sono”.
Intervenuto ai microfoni di RMC Sport, il noto procuratore Mino Raiola ha parlato del mercato invernale senza risparmiare critiche a un sistema che, a detta dell’agente, sarebbe da rifondare.
Mino Raiola: “Il mercato di gennaio è da eliminare”
“Questo è un mercato dove tutti vogliono comprare giocatori buoni ma nessuno li vuole cedere. E’ un mercato da eliminare, da dedicare solo a jolly, per chi ha avuto un infortunio. Il Fair Play Finanziario ha già falsato tutto, influenzando un mercato libero. Il mercato estivo deve accorciato a due settimane, mentre quello invernale eliminato” ha esordito Mino Raiola.
Il procuratore ha poi fatto il punto su Mario Balotelli e Zlatan Ibrahimovic, entrambi destinati a cambiare maglia al termine della stagione in corso: “Mario in Italia? Le possibilità ci sono sempre, il suo principale desiderio è di giocare a calcio.
Come sta Ibrahimovic? Chi ha la TV in casa ha visto che ha recuperato, chi non ce l’ha va al MediaWorld e si compra la TV. Mi fate sempre queste domande in cui penso se sono scemo io o siete scemi voi: ha recuperato, è tornato in campo e ha giocato… Il fatto che abbia recuperato non vuol dire che sia in ottima forma. Il trasferimento in America? Ci sono venti aerei al giorno che vanno in America, se vuole andare in America va. Ci è andato sempre, in estate, per ferie. Calcisticamente non ci preoccupiamo del fatto che possa andare in estate“.
Raiola ha poi concluso con una piccola riflessione sul mercato estivo che suona come una piccola frecciatina a Massimiliano Mirabelli, il ds del Milan in aperto contrasto con il procuratore dopo gli sviluppi del caso Donnarumma: “Qualche mio assistito può cambiare maglia in estate? Tutti possono cambiare maglia in estate, nessuno è schiavo: il mercato è fatto per questo. Anche Neymar può cambiare maglia. Se la volontà è di tre parti si fa il trasferimento: purtroppo il calciomercato è diventato più importante del calcio giocato“.
