Miozzo (Cts) sulla scuola: "Sulle deroghe si è fatta molta confusione"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus in Italia, Miozzo (Cts): “Un momento di aggregazione non controllato può spostare l’indice Rt”

Scuola

Coronavirus e scuola, Miozzo: “Sulle deroghe si è fatta molta confusione”. Obbligo di mascherine sopra i sei anni, i principi cardine restano inalterati.

Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico, ha fatto il punto sulla diffusione del coronavirus in Italia e sulla ripresa della scuola, ancora circondata da diverse incognite.

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Coronavirus, Miozzo sulla scuola: “Sulle deroghe si è fatta molta confusione”

Nella prima parte della sua intervista Miozzo ha parlato delle regole fondamentali contro la diffusione del coronavirus.

“I principi cardine sui quali è basata l’offensiva anti Covid devono restare inalterati. Il distanziamento deve essere di almeno un metro. C’è un dato consolidato della comunità scientifica internazionale. Un momento di aggregazione non controllato, e la scuola è il momento di aggregazione per eccellenza, può spostare l’indice di moltiplicazione del virus, l’ormai noto Rt, di alcuni decimali. Se questo valore è ipotizziamo di 0,3 allora si può stare relativamente tranquilli, ma se oscilla attorno a 1 e oltre, il rischio comincia ad essere importante. L’Rt italiano almeno nell’ultimo rapporto di monitoraggio era proprio attorno all’unità”.

Proprio per quanto riguarda la scuola sono nate alcune polemiche sulle deroghe concesse relativamente al distanziamento.

“Sulle deroghe si è fatta molta confusione. Funzionerà che verranno valutate di volta in volta dal Cts sulla base di richieste bene argomentate. Autorizzeremo situazioni transitorie, non generalizzate, caso per caso. Avranno la durata di giorni, ore. No all’andazzo all’italiana. Non vale la regola del “per sempre”. Nell’ultimo verbale del comitato lo abbiamo chiarito questo punto. Immaginiamo delle circostanze particolari che potrebbero portarci all’eccezione. Ad esempio la presenza nella scuola di portatori di handicap, oppure la necessità da parte dell’istituto di trovare spazi alternativi e soprattutto di renderli idonei all’attività didattica. I ragazzi non possono essere messi in biblioteche o altre strutture prive di servizi”.

Obbligo delle mascherine dai sei anni in poi

Miozzo conferma anche l’obbligo di indossare le mascherine dai sei anni in poi.

“Sono un’arma indispensabile. Sono obbligatorie dopo i 6 anni, sono uno dei pilastri della prevenzione. Come usarla correttamente? Se il docente è certo che i bambini siano seduti e distanziati, ad esempio durante un compito in classe o l’interrogazione, allora potrà consentire di abbassarla. Chi si muove in classe deve indossarla, i movimenti vanno protetti. C’è differenza tra staticità e mobilità. No la mascherina a mensa o in palestra, fermo restando il metro di distanza”.

Scarica QUI il Decreto Agosto.

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ultimo aggiornamento: 20 Agosto 2020 15:12

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