Il premier e sei ministri sono in Algeria per comprare più gas dal paese nordafricano.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi insieme ai ministri Di Maio, Lamorgese, Cartabia, Cingolani, Giovannini e Bonetti si è recato oggi ad Algeri. La missione del governo è quella di comprare più gas dall’Algeria per evitare i problemi che potrebbero seguire un’eventuale – e non troppo remota – interruzione delle forniture del gas russo.
La missione per affrontare la crisi energetica che sta compiendo il governo italiano non riguarda solo il nostro paese ma anche il Nord Europa. Draghi sta lavorando da mesi per assicurarsi importazioni sempre maggiori dall’Algeria che ha risorse enormi di gas. Se Putin dovesse decidere di chiudere i rubinetti anche a noi potremmo sopperire la mancanza di gas russo con il metano algerino. Questa soluzione beneficerebbe anche la Germania che con la chiusura del Nord Stream 1 dove arriva il gas dalla Russia rischia pesanti mancanze.
La missione del governo italiano per creare un ponte per il nord Europa
Italia e Algeria si sono impegnati, inoltre, a cooperare anche sulle energie rinnovabili. Da aprile i colloqui tra Draghi e il presidente Tebboune si focalizzano sull’energia e le importazioni di gas. Il gruppo Eni del resto è da decenni partner del paese nordafricano e in aprile aveva già assicurato una fornitura di 9 miliardi di metri cubi in più fino al 2024. A questi si aggiungono altri 4 miliardi annunciati oggi entro l’inverno.
L’Algeria si conferma quindi il principale esportatore di gas naturale verso l’Italia sorpassando di gran lunga la Russia. Ma il piano dei due paesi è creare un ponte verso il Nord Europa. Se prima dal nord stream 1 la Germania forniva a tutto il resto dell’Europa il gar russo, ora potrebbe essere l’Italia ad avere questo ruolo. Dal gasdotto Transmed che dall’Algeria arriva a Mazara del Vallo potrebbe rifornire di gas i paesi del nord Europa.