Moderna: risultati positivi per il vaccino anti-cancro

Moderna: risultati positivi per il vaccino anti-cancro

La casa farmaceutica Moderna annuncia risultati positivi dai test del vaccino anti-cancro che ammette che sono molto incoraggianti.

L’azienda statunitense Moderna che opera nel campo della ricerca e dello sviluppo di farmaci, come è stato per i vaccini anti-Covid, ha comunicato novità positive e incoraggianti. La casa farmaceutica ha annunciato che amplierà l’uso della tecnologia Rna anche al di là della ricerca contro il Covid. Moderna ha infatti dichiarato che sta testando un vaccino sperimentale per il cancro che usa l’mRNA, unito al farmaco Keytruda di Merck.

Finora i test hanno mostrato buoni risultati riducendo il rischio di morte per tumore del 44%. Stephan Bancel, amministratore delegato della società, ha annunciato che “i risultati di oggi sono molto incoraggianti nel campo della trattamento del cancro”. La novità è stata comunicata nell’ambito del congresso della società americana di ematologia dove sono stati presentati nuovi farmaci e trattamenti contro la leucemia pediatrica.

vaccino Covid

Passi avanti nella ricerca contro il cancro

“Nel campo pediatrico ci sono continui progressi” spiega Locatelli direttore Dipartimento di Onco-Ematologia e Terapia Cellulare all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma all’evento dove presenta due studi uno dei quali dimostra che la radioterapia prima dell’intervento di trapianto di midollo nei bambini con leucemia linfoblastica acuta aumenta la possibilità di guarigione dell’81% rispetto alla sola chemio.

Un secondo studio mostra passi avanti dal punto di vista dei medicinali anche sui bambini. “I risultati ottenuti sono stati molto buoni, perché globalmente i pazienti che rispondono dopo 4 settimane di trattamento si avvicinano all’85%”, ha affermato Locatelli, sottolineando come il dato sia in linea con quanto già identificato nella popolazione adulta. “Avere identificato questo farmaco aumenta significativamente il profilo di sicurezza del trapianto di midollo in caso di leucemia, ma anche di malattie non maligne come le immunodeficienze”, ha concluso l’esperto.