Superbonus, ecco il modulo unico per inizio lavori

Superbonus, ecco il modulo unico per inizio lavori

Arriva il modulo unico per inizio lavori per il Superbonus. E il decreto semplificazioni snellisce in maniera radicale le procedure.

ROMA – E’ arrivato il modulo unico per inizio lavori per il Superbonus. Come riportato dal Corriere della Sera, il Governo ha deciso di mettere in campo un foglio valido per tutta Italia. Si tratta di una strategia per evitare le complicazioni presenti nel Cila. Il via libera definitivo è atteso nelle prossime settimane da parte del Dipartimento della funzione pubblica.

Inoltre, il tecnico incaricato della redazione della Cila per indicare variazioni effettuate nel corso d’opera dovrà segnalarle nel foglio di fine lavoro e non più comunicarle asso per passo. Anche questa è una novità importate per rendere più veloce la procedura ed evitare inutili rallentamenti.

Snellite le procedure di avvio dei lavori

Sono state snellite, inoltre, le procedure di avvio dei lavori. Con il decreto Semplificazioni, il Governo ha dato il via libera alla norma che prevede la possibilità di dare il via alla ristrutturazione dell’edificio solamente con un modulo ad hoc di comunicazione. Non serve più l’attestazione di stato legittimo.

Si tratta di un passaggio fondamentale per snellire le procedure e consentire di utilizzare questa misura senza particolari condizioni burocratiche. E non si escludono altre modifiche in futuro.

Soldi euro

Brunetta: “Sarà più facile accedere al Superbonus”

Le ultime decisioni prese dall’esecutivo sono state commentate anche da Renato Brunetta: “Sarà più facile accedere al Superbonus grazie alla presentazione al Comune della sola Cila, la comunicazione di inizio lavori asseverata, senza bisogno di ulteriori certificazioni di regolarità […]. Ora il modulo è all’esame della Conferenza Unificata il modulo standard per ottenere l’agevolazione. Un’altra straordinaria semplificazione. Il provvedimento, inoltre, accelera le procedure di appalto e impedisce che eventuali ricorsi al Tar blocchino la realizzazione delle opere previste dal Pnrr. E’ la garanzia che l’Italia procederà in velocità senza pregiudicare le legittime tutele per le imprese“.