Nuovi dettagli sulla vita di Rossella Nappini, l’infermiera uccisa a Roma a coltellate. L’ex compagno rivela comportamenti passati del presunto assassino.
L’omicidio di Rossella Nappini ha colpito l’Italia intera. L’infermiera uccisa a Roma a coltellate potrebbe essere stata vittima del suo ex, per altro fermato nelle scorse ore dalle autorità. Sebbene in un primo momento la vita della donna sembrava non avere particolari ombre, ora qualche nuovo dettaglio sembra delineare un quadro differente. Oltre ad un primo segnale, forse, ignorato riguardo uno stalker, anche le recenti parole di un suo ex, un operaio di Viterbo, a Il Messaggero, fanno capire che tra la donna e il suo presunto assassino non era tutto lineare.
Rossella Nappini, le parole dell’ex compagno
“Ho visto Rossella l’ultima volta nemmeno dieci giorni fa e il prossimo week-end avremmo dovuto incontrarci di nuovo, ci sentivamo spesso”, ha raccontato un ex compagno della vittima. “Era venuta a trovarmi a Vetralla e mentre eravamo insieme lui, quel marocchino, l’ha chiamata al telefono. Ros gli diceva: “Basta, falla finita. Non mi interessi”. Era determinata, come lo è sempre nelle sue scelte sentimentali. Era piuttosto scocciata e allora mi ha detto di quella storia durata così poco ma che le è costata la vita”.
Sul loro rapporto, tale Enrico, operaio di Viterbo, ha raccontato di essere stato con lei “per sei anni. Lei usciva da una storia travagliata con il padre dei suoi figli. Mi raccontava di una vita diventata infernale, con episodi di violenza. Rossella era la donna più buona del mondo, non solo sul lavoro, ma anche nella vita sociale e cercava di aiutare tutti. Forse anche questa persona si è approfittata della sua generosità”.
Le parole sul presunto assassino
L’uomo ha avuto modo di dire la sua anche sul presunto assassino, Adil Harrati, 45 anni, fermato in queste ore dalla polizia: “Lo aveva conosciuto in occasione di alcuni lavori di ristrutturazione nella casa della madre dove lei si era trasferita sei mesi fa. Erano usciti insieme, avevano iniziato una storia, ma lei non era intenzionata ad andare avanti. Ci aveva provato ma non era andata bene. Non era convinta e un mesetto fa gli aveva detto di lasciare perdere ma lui continuava ancora a cercarla“. Di fatto, come titola il Messaggero, l’uomo “la molestava di continuo”.
“[…]. Se veniva stalkerizzata? Questo non lo so. Le scriveva una montagna di messaggi, anche carini, poetici e le dedicava canzoni d’amore in continuazione. Però lei non mi sembrava preoccupata, mi diceva che in fondo era uno “dolce” altrimenti mi avrebbe chiesto aiuto oppure sarei intervenuto io di persona. Va detto pure che Rossella se avesse temuto una cosa simile, se la sarebbe pure potuta cavare da sola, poiché era una donna decisa, forte. Probabilmente non era arrivata a immaginare una cosa tanto tremenda”.