Molti dubbi sulla competizione che avrà luogo dal 15 Giugno 2025.
Nel panorama del calcio mondiale si profila una rivoluzione che promette di scuotere le fondamenta stesse di questo sport: l’introduzione di un nuovo format per il Campionato Mondiale per club, la cui prima edizione sarà nel giugno 2025: Inter e Juventus le italiane qualificate.
Un nuovo formato controverso
Il nuovo formato del Mondiale per club ricorda quello della tradizionale Coppa del Mondo per nazioni, con 8 gironi da 4 squadre ciascuno, seguiti da una fase ad eliminazione diretta. Tuttavia, al di là delle questioni tecniche e sportive, ciò che realmente desta preoccupazione sono le numerose incognite che circondano l’evento.
Premi e compensi: le incertezze
Tra le questioni più spinose vi è quella relativa ai premi di partecipazione e ai bonus per i vari passaggi di turno. Sebbene siano state fatte anticipazioni riguardo somme ingenti — con 50 milioni per la sola partecipazione e fino a 100 milioni per la squadra vincitrice — questi numeri rimangono appesi a un filo, dato che manca ancora una conferma ufficiale e una chiara definizione delle cifre.
Contratti e calciomercato: I dilemmi
Un altro aspetto molto critico tocca i calciatori e i loro contratti. Con un calendario che si estende oltre il termine usuale dell’anno sportivo, il 30 giugno, sorge il problema di come gestire le scadenze contrattuali dei giocatori impegnati nella competizione. La situazione non è nuova: già durante la pandemia del 2020, l’UEFA dovette navigare acque simili, trovando soluzioni ad hoc che non furono esenti da critiche e contestazioni. La FIFA si trova ora davanti a una sfida simile, cercando di mettere a punto un regolamento che tuteli tanto i club quanto i calciatori.
Ulteriormente, il calciomercato estivo potrebbe intersecarsi in modo problematico con il torneo, permettendo teoricamente a una squadra di rafforzarsi mentre la competizione è ancora in corso, e creando situazioni bizzarre dove un giocatore potrebbe iniziare il Mondiale con una maglia e finirlo con un’altra.