Papa sui mondiali in Qatar: “Possa questo importante evento essere occasione di incontro e di armonia tra le nazioni”.
Per papa Francesco i mondiali in Qatar indicano una strada di armonia e di pace tra i popoli, un momento di fratellanza e coesione. Lo dichiara durante l’udienza generale, in cui tocca diversi argomenti tra cui la guerra in Ucraina, le vittime delle tragedie nel mondo, e la necessità di avvicinarsi a Dio per giungere sulla retta via. Per il pontefice lo sport resta un modo per restare uniti, ricordando anche la Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Lisbona il prossimo anno.
In occasione di grandi eventi come quello dei mondiali in Qatar, i popoli si riuniscono in uno scenario di pace ed unione. Ad approvarlo è papa Francesco che, durante l’udienza generale, oggi ha salutato giocatori, tifosi e spettatori “che seguono da vari continenti i campionati mondiali di calcio che si stanno giocando in Qatar. Possa questo importante evento essere occasione di incontro e di armonia tra le nazioni favorendo la fratellanza e la pace tra i popoli”.
Il discorso all’udienza
All’inizio del discorso, il pontefice mette in guardia sullo stare attenti a distinguere le false consolazioni da quelle reali. “Nella vita spirituale avviene qualcosa di simile a quanto capita nelle produzioni umane: ci sono gli originali e ci sono le imitazioni – ha detto Bergoglio – La falsa consolazione alla fine ci lascia vuoti, lontani dal centro della nostra esistenza”.
Di seguito, quindi, il papa spiega anche di dover cercare Dio come i bambini che talvolta cercano “i genitori solo per avere da loro delle cose, ma non per loro stessi, per interesse, specialmente quando la famiglia è divisa e questo non fa bene”.
In occasione dei mondiali in Qatar, Bergoglio fa un accenno anche alla Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Lisbona il prossimo anno. “La gioia di ritrovarci e la volontà di essere insieme sono segni fondamentali per il mondo di oggi, straziato dagli scontri e dalle guerre”, ha detto nei saluti ai fedeli.
Il Pontefice non dimentica di pregare e sperare affinché finisca la guerra e si giunga alla pace in fretta. Ricorda inoltre le vittime del sisma che ha colpito l’Indonesia, e che sabato ricorre l’anniversario del genocidio dell’Holodomor, lo sterminio per la fame del 1932-33 causato artificialmente da Stalin: “Preghiamo per le vittime di questo genocidio e preghiamo per tanti ucraini, bambini, donne, anziani, che oggi soffrono il martirio della aggressione”.
Lunedì 28 novembre, circa 6000 studenti, insegnanti e dirigenti scolastici della Rete Nazionale delle Scuole di Pace si incontreranno con papa Francesco in un incontro chiamato “Per la pace. Con la cura”, che si svolgerà nell’aula Paolo VI della città del Vaticano e si concluderà con una edizione speciale della marcia della pace Perugi-Assisi.