Pionieri nell’alimentazione di cani e gatti, per i Monge la vicenda dell’azienda si intreccia in modo stretto con quella di famiglia.
“La vita di un uomo è una fantastica storia”. Specialmente quando, da una necessità pratica, si riesce a tirare fuori una grande intuizione, che si accompagna passo dopo passo e si nutre con impegno e duro lavoro, fino a farla diventare una delle più importanti imprese del proprio Paese. Così è stato per Baldassarre, fondatore dell’azienda di pet food Monge, la prima in Italia dedicata all’alimentazione degli animali domestici, che festeggia i primi 60 anni della sua creatura con un cortometraggio che ci riporta al momento in cui tutto ha avuto inizio.
La storia di Monge: una storia di famiglia
“Raccontare la storia della mia azienda è come sfogliare un album di famiglia, colmo di ricordi, ricco di valori, affetti, passioni, perseveranza e tradizione” afferma Baldassarre Monge sul sito ufficiale della sua impresa. Ed effettivamente, per spiegare come sia nata Monge, occorre fare un salto indietro nel tempo e andare a conoscere la famiglia del patron. Secondo di tre figli, Baldassarre nasce nel 1934: suo padre, Domenico, gestisce un’impresa pollivendola e gli insegna il valore della parsimonia e l’importanza di non sprecare.
E’ però solo con l’arrivo di Alex, cagnolino fedele ed affettuoso, che Baldassarre ha l’intuizione che cambia per sempre la storia della sua famiglia. Quando il suo amico a quattro zampe, infatti, necessita di modificare la sua dieta su ordine del veterinario, lui si deve improvvisare “cuoco” per preparargli carne di pollo cotta. E’ così che capisce che anche cani e gatti, sempre più animali domestici e meno “da cortile”, hanno bisogno di un’alimentazione studiata su misura, che non sia solo fatta dagli avanzi dei pasti dell’uomo. Fonda così la sua azienda nel 1963, dando vita alla prima avventura nel pet food made in Italy, che viene ora portata avanti dal figlio Domenico, in qualità di Amministratore Delegato.
I valori dell’azienda, tra innovazione e sostenibilità
La storia che abbiamo raccontato è quella descritta nel cortometraggio diretto da Luca Lucini e prodotto da Filmgood di Pierangelo Spina, realizzato in occasione dei 60 anni dell’azienda. Pensato anche come spot pubblicitario, si tratta di un vero e proprio film di 2 minuti, nel quale sono racchiusi tutti i valori più importanti per l’azienda. Rispetto per gli animali (e di conseguenza per l’ambiente), qualità, innovazione e, ovviamente, la famiglia.
Gli stabilimenti di Monge, nei quali vengono prodotte fino a 300.000 tonnellate di cibo per animali secco e umido all’anno, si trovano a Monasterolo di Savigliano, in provincia di Cuneo. Al loro interno sono nate alcune delle più grandi novità del settore del pet food, di cui l’impresa è sempre stata leader. Solo per citarne alcune, Monge è stata la prima azienda italiana a lanciare l’idea delle scatolette metalliche con l’apertura a strappo (eliminando quindi l’utilizzo dell’apriscatole), così come per prima ha introdotto i patè per gatto nel formato vaschette da 100 grammi. E ancora, suo è il primato di aver impiegato il forno per cuocere il cibo per animali.
Ma l’impulso verso l’innovazione si vede anche nella capacità di affrontare le sfide dei nostri tempi: in quanto a sostenibilità ambientale, l’azienda ha implementato tantissime iniziative per essere il più eco-friendly possibile. Grazie a pannelli fotovoltaici e ad una turbina Kawasaki, Monge autoproduce circa l’80% dell’energia che consuma e risparmia più di 1000 tonnellate di CO2 all’anno. Inoltre, per fare un altro esempio, produce tutte le lattine e le vaschette che impiega per i suoi packaging, che sono anche riciclabili all’infinito.
L’impresa si impegna anche per sostenere chi ha più bisogno di aiuto, grazie a donazioni del proprio cibo a rifugi, gattili e canili, e all’aiuto economico che offre a svariati enti e fondazioni. Per chiudere con le parole del fondatore di questa bella pagina del made in Italy, “nell’album ci sono ancora molte pagine da riempire, immagini di innovazione, successi e umanità che continueranno la nostra storia. La storia di una famiglia, un’azienda, un futuro sostenibile”.