L’Oms sul Covid-19: “La pandemia non è finita. Le nuove varianti potrebbero essere più pericolose”.
ROMA – Nuovo monito dell’Oms sul Covid-19. L’Organizzazione mondiale della sanità ha ricordato che “la pandemia non è ancora finita e continua ad evolversi. Questo potrebbe portare in futuro a nuove varianti non semplici da controllare“.
“I governi – hanno precisato dall’Oms, citato dall’Adnkronos – stanno prendendo sempre più decisioni divergenti e rivolte ad affrontare i bisogni ristretti delle nazioni e questo inibisce un approccio armonizzato ad una risposta globale. La pandemia rimane una sfida a livello mondiale, con i Paesi alle prese con diverse esigenze sanitarie, economiche e sociali“.
La campagna vaccinale
Nel suo nuovo documento l’Oms ha ricordato che “le differenze regionali ed economiche stanno influenzando l’accesso ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica. I Paesi con accesso avanzato ai vaccini e sistemi sanitari ben dotati di risorse sono sotto pressione per riaprire completamente le loro società. Gli altri Stati stanno sperimentando nuove ondate di infezioni, affrontando un calo della fiducia pubblica e la crescente resistenza a misure anti-contagio e restrizioni […]“.
L’Organizzazione, inoltre, ha “espresso preoccupazione per il finanziamento inadeguato del Piano strategico di preparazione” e ha chiesto “finanziamenti più flessibili e prevedibili per sostenere il ruolo di leadership dell’Onu“.
Mascherine e distanziamento
Nel documento è stato ricordato come “mascherine e distanziamento restano misure fondamentali per ridurre la trasmissione in tutti i Paesi. Questi devono continuare ad utilizzare le misure di sanità pubblica e sociali basandosi sul monitoraggio in tempo reale della situazione epidemiologica e delle capacità del sistema sanitario“.
E’ stato ribadito inoltre “di non richiedere la prova di vaccinazione come unico percorso o condizione che consenta lo spostamento, dato l’accesso globale limitato e la distribuzione iniqua dei vaccini. Si dovrebbe avere un approccio basato sul rischio per facilitare i viaggi internazionali con la revoca di misure come i test o la quarantena“.