Monologo su omosessuali, ebrei e neri, bufera su Pio e Amedeo

Monologo su omosessuali, ebrei e neri, bufera su Pio e Amedeo

Bufera su Pio e Amedeo per il monologo su omosessuali, ebrei e neri. Il mondo dei social e politico si è diviso.

ROMA – Bufera su Pio e Amedeo per il monologo su omosessuali, ebrei e neri. Nell’ultima puntata di Felicissima Sera il duo comico foggiano ha deciso di parlare di temi molto delicati, affrontati anche in modo ironico. I social si sono subito scatenate le polemiche con molti utenti che hanno duramente criticato quanto detto dai due.

Il dibattito ha visto il coinvolgimento anche di personaggi del mondo dello spettacolo come Aurora Ramazzotti. Nessuna reazione, al momento, da parte del duo comico, pronto a ritornare in televisione nei prossimi mesi con la seconda edizione del programma.

Marrazzo: “Lo show di Pio e Amedeo è stato omofobo”

A criticare il monologo è stato anche Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay. “Lo show di Pio e Amedeo – la sua posizione, riportata da La Repubblica è stato omofobo. Nel duetto di Pio e Amedeo nella trasmissione Felicissima Sera su Canale 5 abbiamo visto un pessimo esempio di comicità che vuole sdoganare le parole negro, utilizzata per definire gli schiavi, i pregiudizi sugli ebrei, che servivano ad alimentare l’odio durante il nazismo“.

“E non poteva mancare la parola ricchione – ha aggiunto – che fa parte di quel grande insieme di sostantivi dispregiativi nei confronti degli omosessuali, utilizzata soprattutto nel Meridione questa è la definizione non altre. Pessimo esempio di comicità che banalizza la discriminazione“.

Pio e Amedeo

Il monologo

A far scattare la polemica è stato un monologo che doveva essere contro il politically correct. “Nemmeno ricchione si può dire più – le parole di Amedeo dopo aver affrontato anche gli argomenti di ebrei, donne e neri – ma è sempre l’intenzione il problema. Così noi dobbiamo combattere l’ignorante e lo stolto. Se vi chiamano ricchioni, voi ridetegli in faccia perché la cattiveria non risiede nella lingua e nel mondo ma nel cervello: è l’intenzione. L’ignorante si ciba del vostro risentimento“.