La Chiesa piange monsignor Giovanni Barbareschi, uno dei protagonisti dell’antifascismo. Era soprannominato ‘il prete della Resistenza’.
MILANO – Si è spento all’età di 96 anni monsignor Giovanni Barbareschi. Soprannominato il ‘prete della Resistenza’, negli ultimi mesi ha vissuto in un istituto di cura a Milano per le sue precarie condizioni di salute. Nonostante questo, è riuscito comunque a testimoniare i suoi valori antifascisti che lo hanno visto tra i grandi protagonisti durante la Seconda Guerra Mondiale. È stato il fondatore del giornale clandestino Il Ribelle.
Addio a monsignor Giovanni Barbareschi, il sacerdote simbolo della Seconda Guerra Mondiale
Nato a Milano l’11 febbraio del 1922, Giovanni Barbareschi prima di diventare sacerdote è stato definito ribelle per amore. Sin da giovane è stato uno dei principali antagonisti del fascismo. Nel 1944 fu incaricato di fare la benedizione ai partigiani uccisi in piazzale Loreto e solamente cinque giorni dopo ha celebrato la sua prima messa. Un evento che rimarrà impressa nella storia del sacerdote visto che la notte stessa è stato arrestato dai tedeschi.
È rimasto prigioniero fin quando il cardinale non ha ottenuto la liberazione. Ritornato alla vita comune si è immediata schierato con i partigiani. Una scelta non condivisa dai nazisti che lo hanno fermato una seconda volta. Questa volta è riuscito a scappare prima di essere trasferito in Germania. Nuovamente in libertà è stato il corriere di fiducia tra gli alleati e i tedeschi durante le trattative per risparmiare la città lombarda.
Nel dopoguerra ha continuato la sua attività ecclesiastica e la sua testimonianza del duro periodo fascista.
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