Il nuovo amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani, ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.
Adesso è ufficiale: Fininvest ha acquistato il 100% del Monza. La società biancorossa, dunque, passa nelle mani di Silvio Berlusconi, che torna così nel mondo del calcio dopo la cessione del Milan. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Adriano Galliani, nuovi amministratore del club, ha speso parole d’elogio per il presidente.
“Ringrazio Berlusconi – ha dichiarato – perché realizzo il mio sogno. Ho sempre seguito il Monza, anche quando ero al Milan: Daniele Massaro può testimoniare che nello spogliatoio rossonero domandavo subito il risultato del Monza”.
“È nel mio Dna – ha aggiunto l’ex dirigente rossonero – mia mamma era parente e lavorava negli anni 30 per il presidente del Monza Ciceri, faccio il tifo per questa squadra da quando ho cinque”.
Monza, Adriano Galliani: “Potevo tornare solo qui”
Adriano Galliani, dunque, riparte dal Monza dopo tanti anni al comando del Milan: “Non è un tradimento. Io sono sempre stato del Monza e per 31 anni sono stato in prestito al Milan. Devo ringraziare Silvio Berlusconi, sono veramente emozionato. Non mi interessano le altre squadre, le altre big europee. Potevo tornare solo qui”.
Per quanto riguarda il progetto del nuovo Monza, sarà Silvio Berlusconi a illustrarlo nei prossimi giorni: “Il presidente convocherà una conferenza stampa per parlare del progetto Monza: toccherà a lui ed è giusto così”.
Nel corso della conferenza stampa, il neo a.d. biancorosso ha parlato anche della trattativa per l’acquisto del club: “È nata il 31 agosto, ci siamo dati la parola e da una telefonata è nato tutto. Bastava la nostra parola. Nicolo Colombo resta presidente perché ha operato benissimo: ci lascia una squadra al primo posto e noi dobbiamo rimanere lì per altre 35 giornate”.
Monza, Colombo: “Lascio il club a persone competenti”
A proposito di Colombo, ecco le sue parole: “Penso ai giorni in cui fuori dal Tribunale trovai tifosi che si contavano sulle dita di due mani. Ringrazio mio padre che mi ha sostenuto nel progetto che è stato sportivo, ma non solo”.
“Sta finendo – ha affermato – e ammetto da tifoso il mio piccolo dispiacere. Ripeto, sta finendo il mio percorso ma lascio il progetto a persone che hanno più risorse, ma soprattutto competenze e passione”.
