Morbo della lingua blu: boom di focolai e vittime, cos'è e l'allarme
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Morbo della lingua blu: boom di focolai e migliaia di vittime, cos’è e perché preoccupa

Medico Ospedale

Il morbo della lingua blu colpisce duro l’Italia nel 2025: oltre 760 focolai e migliaia di morti, ecco tutto quello che c’è da sapere.

Il morbo della lingua blu sta rappresentando una delle emergenze veterinarie del 2025 per l’allevamento ovino italiano. Questo non è l’anno solo del West Nile, Dengue, Zika e Chikungunya: la febbre catarrale degli ovini, infatti, ha già causato centinaia di focolai e migliaia di morti tra i capi di bestiame, colpendo duramente le regioni del Centro Italia e non solo. Le richieste di interventi urgenti da parte delle associazioni di categoria si fanno sempre più pressanti.

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Cos’è il morbo della lingua blu: una malattia trasmessa dai moscerini

La Bluetongue è una malattia infettiva non contagiosa, come riportato da Sky News, che colpisce ruminanti domestici e selvatici. È causata da un virus del genere Orbivirus, di cui si conoscono oggi 27 sierotipi, ognuno con diversa aggressività e mortalità.

Il virus viene trasmesso esclusivamente dalle punture di moscerini del genere Culicoides, in particolare C. imicola, molto diffuso nelle aree umide e paludose. I pipistrelli rappresentano i predatori naturali di questi insetti.

Tutti i ruminanti possono essere recettivi alla malattia, ma tra gli animali domestici, le pecore sono quelle più colpite in modo grave. I sintomi includono febbre molto alta, ulcere in bocca, emorragie e cianosi della lingua, che si gonfia fino a diventare tumefatta.

Si osservano anche secrezioni nasali, difficoltà respiratorie, aumento del volume di testa e collo, arrossamenti cutanei, dermatiti, infiammazioni e perdita di vello. Nei bovini e nelle capre, invece, l’infezione decorre solitamente in modo asintomatico. Importante sottolineare che non vi è trasmissione diretta tra animali e che la malattia non è pericolosa per l’uomo: carne e latte sono sicuri.

Centinaia di focolai e migliaia di decessi nel 2025

Secondo i dati ufficiali elaborati da Confagricoltura, riportati da Sky News, da gennaio ad agosto 2025 si sono registrati oltre 760 focolai di Bluetongue, con un picco di oltre 600 casi tra giugno e luglio. Numeri molto superiori a quelli del 2024, quando nello stesso periodo si contavano meno di 100 focolai. Gli animali coinvolti sono circa 160mila, con oltre 6mila capi ammalati e circa 3.600 decessi, in gran parte ovini.

Le regioni maggiormente colpite nel 2025 sono Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Focolai sono stati segnalati anche in Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Veneto (con 140 ovini morti nel Bellunese e una ventina di yac) ed Emilia-Romagna. La presidente della Fnp Allevamenti Ovicaprini di Confagricoltura, ha richiesto un intervento immediato delle istituzioni con “misure di coordinamento su tutto il territorio nazionale“.

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ultimo aggiornamento: 21 Settembre 2025 10:10

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