Luca Orsini, il fidanzato di Ornella Florio, è stato condannato per aver inscenato il suicidio della donna. La pena è di 4 anni.
Il gup di Pescara ha condannato Luca Orsini, commercialista 50enne di Pescara, a scontare 4 anni e 4 mesi di carcere. L’accusa è di abbandono di incapace aggravato dalla morte e vilipendio di cadavere. Luca era il fidanzato di Ornella Florio, la 39enne di Apricena che si era apparentemente suicidata. Ma la realtà è un’altra: il fidanzato della vittima avrebbe inscenato il suicidio. Onella Florio era dipendente di un istituto di credito. È stata trovata la mattina del 7 luglio 2017, senza vita, all’interno del suo appartamento di via Lago di Bolsena, a Pescara.
Secondo il gup del Tribunale locale, Fabrizio Cingolani, sarebbe il compagno della donna – Luca Orsini– il responsabile del decesso della donna. Ora è accusato dei reati di abbandono di incapace aggravato dalla morte e vilipendio di cadavere. Adesso dovrà scontare una condanna di 4 anni e 4 mesi di carcere. Fu Luca Orsini ad allertare le forze dell’ordine della morte della sua compagna. Dopo aver trascorso la notte a casa della Florio, lei si sarebbe uccisa impiccandosi al termosifone del bagno.
I dubbi sulla versione di Luca Orsini
L’avvocato Moffa spiega quali dubbi sono sorti dopo il racconto dell’uomo: “Ma quella del suicidio è una tesi che non ha mai convinto i familiari della vittima, che hanno nominato come consulenti il prof. Vittorio Fineschi, ordinario presso la Università La Sapienza di Roma, tra i massimi esperti della medicina legale, specializzato peraltro nei casi di impiccamento, sui quali vanta grande esperienza e pubblicazioni, e la dott.ssa Carmina Dambra. Dall’analisi del solco del collo è emerso che Ornella fu sospesa al termosifone dopo la morte e che i segni presenti era stati impressi su tessuti non più vitali”.
Secondo i consulenti Ornella sarebbe morta a causa di un edema polmonare, causato da intossicazione da sostanza stupefacente ed alcol. Nonostante gli evidenti segni di sofferenza, il compagno avrebbe abbandonato la donna. Quest’ultimo, oltre a non aver chiamato il personale sanitario del 118, avrebbe addirittura inscenato il suicidio della donna, provocandole delle lesioni al polso sinistro e appendendo il corpo senza vita di Ornella al termosifone del bagno.