Si è suicidata la campionessa statunitense Kelly Catlin. La ciclista su pista americana aveva conquistato l’argento a Rio 2016.
STANFORD (STATI UNITI) – Un gesto inspiegabile quello di Kelly Catlin. La campionessa americana del ciclismo, specializzata su pista, si è tolta la vita nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 marzo 2019 nella sua stanza del dormitorio dell’università di Stanford. Una morte ricca di misteri visto che i risultati continuavano ad arrivare e soprattutto a Tokyo era una delle favorite dopo l’argento di Rio 2016.
Un decesso inspiegabile che gli inquirenti sperano di chiarire il prima possibile. La notizia della morte è stata data dal pare ai microfoni della rivista Velonews: “Non c’è un attimo – dichiara il genitore distrutto dal dolore – nel quale io non riesca a pensare a lei e alla splendida vita che avrebbe potuto anche vivere. Non esiterei un solo istante se potessi scegliere di dare la mia vita in cambio della sua. Il dolore è insopportabile“.
Chi era Kelly Catlin
Kelly Catlin è nata il 3 novembre 1995 a Saint Paul, in Minnesota. Una vita divisa tra lo studio e la sua passione per il ciclismo tanto che a 17 anni inizia la sua carriera – anche se breve – sulle due ruote. Successi in particolare su pista, una specialità che esalta le sue caratteristiche. I tre titoli mondiali dal 2016 al 2018 e la medaglia d’argento a Rio confermano le sue qualità innate in questo sport.
Una storia che aveva ancora molte pagine da scrivere ma che è stata interrotta bruscamente nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2019. Nella stanza del dormitorio di Stanford Kelly ha deciso di togliersi la vita a soli 23 anni. Un gesto che è ricco di mistero visto che non si conoscono i motivi che hanno portato la giovane atleta a suicidarsi. Una perdita importante non solo per la nazionale americana ma per tutto il movimento del ciclismo.
fonte foto copertina https://twitter.com/RallyUHCcycling