La madre di Matteo Messina Denaro è deceduta a 88 anni. Il questore di Trapani vieta i funerali pubblici per la donna legata a Cosa Nostra.
Lorenza Santangelo, madre del boss Matteo Messina Denaro, è morta all’età di 88 anni nella giornata di giovedì 5 settembre 2024.
La donna, come riportato da Fanpage.it, era da tempo malata. Il questore di Trapani ha deciso di vietare i funerali pubblici, prevedendo invece una cerimonia privata.
Sembrerebbe che Lorenza Santangelo sarà tumulata nella cappella di famiglia situata nel cimitero di Castelvetrano.
Il legame con il figlio Matteo Messina Denaro
Lorenza Santangelo è sempre stata al fianco del figlio Matteo Messina Denaro, anche dopo la scomparsa del marito Francesco, noto come “Don Ciccio“.
Il noto boss, capo della cosca di Castelvetrano, era anche lui latitante prima di essere ritrovato cadavere nel 1998, già vestito per il funerale.
Questo legame profondo con la famiglia e con il mondo della mafia ha sempre circondato la donna di sospetti e attenzione da parte delle forze dell’ordine. Anche se non è mai stata formalmente accusata di alcun reato.
Il figlio, soprannominato “Diabolik“, è stato uno dei boss mafiosi più ricercati al mondo. La sua latitanza, durata 30 anni, si è conclusa solo il 16 gennaio 2023 con la sua cattura.
Durante tutto questo tempo, Lorenza Santangelo non ha mai abbandonato il figlio, mantenendo però un profilo basso e cercando di sfuggire alle luci dei riflettori.
Il suo silenzio e la sua presenza discreta non hanno comunque impedito che l’attenzione mediatica si concentrasse su di lei.
Le figlie arrestate e la fine di un’epoca
La famiglia di Matteo Messina Denaro è stata oggetto di molteplici indagini e arresti negli ultimi anni. Dopo la cattura del boss latitante, infatti, le due figlie di Lorenza – Rosalia e Anna Patrizia – sono finite in carcere.
Le due donne sono state accusate di aver gestito le comunicazioni del fratello durante la lunga latitanza.
La morte di Lorenza Santangelo chiude simbolicamente un capitolo della storia di Cosa Nostra. Anche se non coinvolta direttamente nelle operazioni criminali, la figura della donna è stata strettamente legata alla parabola del figlio e del marito.