Morte Andrea Purgatori, i risultati della perizia: “Catastrofica sequela di errori e omissioni”

Morte Andrea Purgatori, i risultati della perizia: “Catastrofica sequela di errori e omissioni”

Caso Andrea Purgatori, la perizia medico-legale rivela gravi errori e omissioni nel trattamento del giornalista: quattro medici sotto accusa.

Dalla scomparsa del giornalista Andrea Purgatori, avvenuta nel luglio 2023, emergono nuovi dettagli inquietanti sulle circostanze della sua morte, grazie alla perizia medico-legale disposta dal gip di Roma.

Le conclusioni degli esperti parlano di una: “Catastrofica sequela di errori e omissioni” che hanno segnato il destino del giornalista, lasciando emergere gravi responsabilità mediche.

Andrea Purgatori

Gli errori fatali nella diagnosi a Andrea Purgatori

La vicenda, come riportato da Adnkronos.com, ruota attorno a una serie di errori diagnostici e terapeutici che hanno progressivamente compromesso le possibilità di sopravvivenza del noto giornalista.

In particolare, la perizia evidenzia come: “I neuroradiologi indagati refertarono non correttamente l’esame di risonanza magnetica dell’8 maggio del 2023 per imperizia e imprudenza e quelli del 6 giugno e dell’8 luglio per imperizia“.

Anche il cardiologo, secondo la perizia, avrebbe compiuto gravi errori: “Effettuò approfondimenti diagnostici insufficienti’” e da lui in particolare ci fu una ”catastrofica sequela di errori ed omissioni“.

Tra questi, spicca l’interpretazione errata dei risultati dell’esame holter, che ha portato alla conclusione sbagliata che l’embolizzazione multiorgano fosse conseguenza di fibrillazione atriale.

L’elemento centrale che emerge dalla perizia è la mancata diagnosi di endocardite, una grave infezione del cuore che fu la causa effettiva della morte.

Secondo gli esperti: “Avrebbe potuto essere individuata più tempestivamente, per lo meno all’inizio del ricovero dal 10 al 23 giugno del 2023, od ancora prima, nella seconda età di maggio 2023 qualora i neuroradiologi avessero correttamente valutato l’esito degli accertamenti svolti l’8 maggio“.

La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che venne dimesso dall’ospedale nel luglio 2023 senza che i medici avessero adeguatamente considerato i risultati di un prelievo che evidenziava una grave anemia. Tale condizione, come sottolinea la perizia, “avrebbe controindicato la dimissione“.

La motivazione? “Una anemia dovuta alla catastrofica sequela di errori ed omissioni a partire, per questo aspetto, dalla errata diagnosi di fibrillazione atriale, con conseguente terapia anticoagulante rivelatasi potenzialmente fatale e di fatto controindicata nelle endocarditi, e con totale oscuramento del contesto clinico complessivo“.

Le conseguenze legali

In seguito alle conclusioni della perizia, quattro medici sono ora indagati con l’accusa di omicidio colposo.

L’indagine giudiziaria cercherà di stabilire con precisione il ruolo di ciascuno di loro in questa tragica vicenda, e se ci siano stati ulteriori fattori che abbiano contribuito alla morte di Andrea Purgatori.