Morte Kobe Bryant, la ricostruzione dell'incidente in elicottero
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Direttore: Alessandro Plateroti

Gli ultimi minuti di Kobe Bryant (e il patto con la moglie): la ricostruzione dell’incidente

Kobe Bryant

La ricostruzione dell’incidente che ha portato alla morte di Kobe Bryant. Le comunicazioni tra il pilota e i controllori di volo, poi l’allarme: “Siete troppo bassi”.

Superata (quasi) la fase del dolore per la morte di Kobe Bryant, inizia adesso quella dell’indagine. L’incidente in elicottero che ha causato la tragedia è circondato ancora da troppi punti interrogativi. È però possibile fare una prima ricostruzione degli ultimi minuti prima dello schianto.

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Morte Kobe Bryant, la ricostruzione dell’incidente

L’elicottero è decollato alle ore 9.06 dal John Wayne di Orange Country ed era diretto a Camarillo. Il pilota, molto probabilmente a causa della nebbia, decide di fare una deviazione rispetto al percorso stabilito. Ma senza andare fuori rotta. Semplicemente sceglie uno dei due percorsi alternativi da seguire in caso di maltempo.

Il primo indizio arriva alle ore 9.21, quando la torre di controllo di Burbank chiede di attendere per l’arrivo di un velivolo. Nei successivi dodici minuti l’elicottero gira in circolo fino al via libera. Ottenuta l’autorizzazione, il pilota comunica di dover riprendere quota per evitare uno strato di nuvole.

L’ultimo contatto con i controllori risale alle ore 9.39, quando viene autorizzata la virata a sinistra e quando viene chiesto al pilota di cambiare frequenza per poter permettere alla Torre della California del Sud di gestire le ultime fasi del volo.

Un altro indizio arriva dalla segnalazione della torre di controllo della California del Sud che invita il 72EX, l’elicottero sul quale viaggiavano Kobe Bryant e gli altri (chi sono tutte le vittime dell’incidente), a riprendere quota. Il velivolo stava volando troppo basso alle ore 9.44 locali, le 18.44 in Italia. La Torre chiede al pilota di riprendere quota per poter essere intercettato dai radar e guidato nella nebbia fitta. In quel momento l’elicottero stava già precipitando. Ma perché?

Kobe Bryant
Bildnummer: 11068985 Datum: 29.07.2012 Copyright: imago/Colorsport Olympics

Le cause dell’incidente

La domanda non ha ancora una risposta precisa. Le autorità brancolano nel buio o quasi. I contorni della vicenda sono chiari, ma mancano diversi tasselli fondamentali per poter ricostruire un quadro veritiero. Gli uomini che stanno indagando sull’incidente hanno chiesto un aiuto attraverso la condivisione di materiale foto o video. Le immagini potrebbero fornire indizi importantissimi sulla dinamica dell’incidente.

Di certo non aiuta il fatto che l’elicottero non avesse le scatole nere. Nessuna violazione, semplicemente non c’era alcun obbligo a riguardo. Alcune informazioni sul volo potrebbero arrivare dall’iPad del pilota Ara Zobayan, non proprio un esordiente alla luce delle sue ottomila ore di volo alle spalle. Cosa sperano di trovare gli esperti sull’iPad? Le ultime informazioni registrare dall’applicazione ForeFlight.

Nel corso delle ore e tra mille dubbi, c’è un’ipotesi che sta prendendo piede, ossia quella del disorientamento del pilota. In pratica,in un banco di nebbia un uomo potrebbe arrivare a perdere ogni riferimento spaziale.

Kobe Bryant, il patto con la moglie: “Mai in elicottero insieme”

Dopo la tragedia della morte di Kobe Bryant è emerso un patto tra il campione e la moglie Vanessa. I due si sarebbero ripromessi di non salire mai insieme sull’elicottero, evidentemente per evitare una tragedia familiare che avrebbe potuto cancellare con un colpo di spugna il nome Bryant.

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ultimo aggiornamento: 29 Gennaio 2020 10:24

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