Vaccino Covid, le indagini sulle morti “sospette” legate alla somministrazione di AstraZeneca. L’Ema rassicura.
In attesa che l’Ema si esprima su AstraZeneca, gli inquirenti continuano ad indagare sulle morti sospette in quanto collegate al vaccino dal punto di vista temporale. E anche dopo la sospensione precauzionale da parte di Aifa le indicazioni che arrivano portano a credere che non ci sia alcun legame diretto tra i decessi e la somministrazione del vaccino contro il Covid.
L’Europa in attesa delle risposte dell’Ema su AstraZeneca
L’Europa è allarmata da diversi casi di trombosi (ma siamo di fronte d una percentuale bassissima a fronte delle somministrazioni totali) e indaga sul possibile nesso tra i problemi nella coagulazione del sangue e il vaccino contro il Covid.
L’Italia invece sta facendo i conti con tre decessi sospetti. Si tratta di morti collegate al vaccino per una questione temporale. Ossia le tre persone sono morte poche ore dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca.
In occasione della conferenza stampa del 16 marzo, l’Ema ha voluto tranquillizzare tutti facendo sapere che al momento non sono emersi dati preoccupanti su AstraZeneca. Il giudizio finale arriverà entro il 18 marzo ma al momento non ci sarebbero legami diretti tra gli eventi avversi registrati e la somministrazione del farmaco.
AstraZeneca, le indagini sulle morti sospette in Italia
In Italia intanto si indaga, come anticipato, su diversi fenomeni avversi. I risultati e i dati raccolti fino a questo momento sembrano escludere un legame tra i decessi e la somministrazione del vaccino.
In base ai risultati dell’autopsia, il professore di Biella è morto per infarto ma non ci sarebbe alcun legame diretto con la somministrazione del vaccino, avvenuta 17 ore prima del decesso. Siamo di fronte a risultati parziali, certo, e la famiglia del docente invita alla massima prudenza. Esprimere un verdetto adesso sarebbe forse un errore.
C’è poi il caso della morte di Stefania Maccioni, insegnante in un liceo di Cervetri, Roma. La morte risale allo scorso 9 marzo. Aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca il 25 febbraio. Stando alle informazioni raccolte, sembra che la donna non abbia mai proceduto con la somministrazione della seconda dose del vaccino in quanto preoccupata dai sintomi registrati dopo la somministrazione della prima dose. In questo caso gli esami ancora non hanno fatto pienamente luce sulle cause del decesso.
C’è poi il caso del militare di 43 anni morto sedici ore dopo la somministrazione della prima dose del vaccino. Aveva ricevuto AstraZeneca.