Morto anziano medico, accusato il figlio e la badante

Morto anziano medico, accusato il figlio e la badante

Il figlio avrebbe sovradosato due medicinali che suo padre, medico di Ravenna, utilizzava per la sua patologia.

Il figlio 40enne del medico, studente di medicina che dopo essere stato anche segretario del Pd di Castrocaro si dilettava in investimenti finanziari con il trading online, è stato accusato di omicidio insieme alla badante del padre. I motivi che hanno portato al delitto, secondo le ricostruzioni, sarebbero state proprio per questioni economiche. Ma i due accusati hanno sempre negato.

Medicinali

L’autopsia sul corpo

Il 28 maggio 2021, a Campiano (Ravenna) muore Danilo Molducci, rinomato medico della zona di 67 anni, affetto da una malattia cardiaca. L’autopsia sul corpo dell’anziano ha portato alla presenza di due tipi di benzodiazepine nel sangue, con concentrazioni tra tre e sette volte superiori a quelle previste. Anomalie anche nello stomaco, dove viene trovato un farmaco per le patologie cardiache a concentrazioni fino a 16 volte superiori al range terapeutico.

L’accusa

Secondo le indagini Stefano Molducci avrebbe escogitato l’omicidio del padre dandogli un sovradosaggio dei suoi medicinali. La badante, Elena Vasi Susma, attraverso ricette da lei stessa contraffatte, avrebbe comperato i farmaci necessari da somministrare successivamente.

La procura di Ravenna ha chiesto il rinvio a giudizio per Stefano Molducci e la badante di 52 anni sono stati accusati di omicidio pluriaggravato. L’udienza preliminare è stata fissata per inizio aprile davanti al Gup Sabrina Bosi del Tribunale di Ravenna.

Le indagini

Il movente del gesto del 40enne si celerebbe dietro questioni economiche. Gli inquirenti infatti hanno rilevato che l’uomo abbia prelevato dal conto del padre tra i 40 e i 50 mila euro, prendendone circa 450 mila euro nei mesi successivi, con prelievi quasi giornalieri sotto ai mille euro. Secondo l’ipotesi, Stefano Molducci temeva che il padre gli potesse togliere le deleghe bancarie dopo aver scoperto i prelievi.

Danilo Molducci aveva infatti ingaggiato un investigatore privato di Trento per far chiarezza sulle azioni del figlio. I due accusati hanno sempre negato, e in un interrogatorio il 40enne aveva precisato di investire pure per conto del padre, il quale diverse volte aveva abusato di medicinali.