Morto Dickson Ndiema: l’uomo che aveva bruciato viva la maratoneta Rebecca Cheptegei

Morto Dickson Ndiema: l’uomo che aveva bruciato viva la maratoneta Rebecca Cheptegei

Morto Dickson Ndiema, l’ex fidanzato di Rebecca Cheptegei, deceduto dopo averla bruciata viva con una tanica di benzina.

Rebecca Cheptegei, la maratoneta ugandese che aveva partecipato alle Olimpiadi di Parigi 2024, è stata vittima di una tragica aggressione da parte dell’ex fidanzato, Dickson Ndiema. L’uomo, rimasto ustionato nello stesso attacco, è morto dopo giorni di ricovero. L’episodio, avvenuto il 1° settembre nella contea kenyota di Trans-Nzoia, ha scosso profondamente la comunità locale e internazionale.

La Cheptegei, deceduta il 5 settembre a soli 33 anni, aveva riportato gravi ustioni su gran parte del corpo. L’aggressione è avvenuta quando la maratoneta stava rientrando a casa dalla chiesa insieme ai suoi figli. Dickson Ndiema l’ha sorpresa lanciandole addosso della benzina e dandole fuoco. Nonostante il tentativo di salvare la sua vita, le condizioni dell’atleta si sono rivelate fin da subito critiche.

L’attacco a Cheptegei e le circostanze tragiche

L’ex fidanzato si era nascosto nella casa della Cheptegei, portando con sé una tanica di benzina. Al suo ritorno dalla chiesa, Ndiema l’ha attaccata brutalmente. Anche lui è rimasto gravemente ustionato, riportando ferite sul 30% del corpo. La dinamica dell’aggressione è stata ricostruita dai vicini di casa, che sono intervenuti per prestare i primi soccorsi e allertare le autorità locali.

Rebecca Cheptegei, una delle promesse dell’atletica africana, aveva acquistato una casa vicino al centro di allenamento per essere più vicina al luogo in cui si preparava per le competizioni internazionali. Le motivazioni dietro il gesto di Ndiema non sono ancora del tutto chiare, ma si pensa che possano essere legate alla fine della loro relazione o a una disputa su un terreno, come ha suggerito il padre dell’atleta.

La morte in ospedale

Trasportata d’urgenza all’ospedale Moi Teaching and Referral Hospital di Eldoret, dopo essere stata inizialmente ricoverata a Kitale, Rebecca ha lottato per la vita per quattro giorni. Nonostante gli sforzi dei medici, le ustioni che coprivano il 75% del suo corpo non hanno lasciato scampo. Il 5 settembre, la maratoneta si è spenta.

Anche Dickson Ndiema, ricoverato nello stesso ospedale, è morto pochi giorni dopo, non riuscendo a superare le ferite riportate nell’attacco.