Il ciclismo piange la scomparsa di Fabrizio Fabbri, storico gregario di Moser e Gimondi. Al termine della carriera da ciclista sarebbe diventato un apprezzatissimo Ds.
È morto Fabrizio Fabbri, talento italiano del ciclismo e storico gregario di campioni del calibro di Moser e Gimondi.
Ciclismo, è morto Fabrizio Fabbri, gregario di Moser e apprezzato Ds
La notizia della morte di Fabbri è stata confermata e divulgata sui social network dall’associazione dei Direttori Sportivi.
La carriera di Fabbri, una vita… da gregario
Solo gli esperti di ciclismo possono capire l’importanza di un gregario di qualità all’interno di una squadra. E non bisogna lasciarsi ingannare dal nome tecnico. In Italia è famoso come gregario, in Belgio addirittura come domestico. Eppure senza un gregario di livello trionfare in una corsa a tappe è un’impresa impossibile o quasi.
E Fabrizio Fabbri era proprio uno di quei gregari di talento, uno di quelli che non creava mai problemi all’interno della squadra. Stava a testa bassa e pedalava. Dettava il ritmo in pianura, apriva la strada in salita, attaccava in discesa. Un talentuoso e disciplinato ciclista che non a caso ha fatto le fortune di campioni più noti di lui come Moser e Gimondi, due di quelli che hanno fatto la storia del ciclismo.
Non è un caso che nel corso della sua carriera Fabbri sia riuscito a collezionare una ventina di vittorie circa, numeri importanti se non addirittura impressionanti per una spalla, uno di quelli chiamato a sacrificarsi per l’uomo di punta, uno di quelli che se non è mosso da una infinita passione per il ciclismo in sella neanche ci sale.