Lutto nel mondo della politica, è morto Gianni De Michelis. Aveva 78 anni. Fu esponente di spicco del Psi di Craxi.
Il mondo della politica piange la scomparsa di Gianni De Michelis, uomo di punta del PSI di Craxi. Ex ministro del Lavoro e ministro degli Esteri, l’uomo, noto e apprezzato per il suo lavoro in politica, aveva settantotto anni.
Chi era Gianni De Michelis: la biografia
Nato a Venezia il 26 novembre del 1940, Gianni nasce e cresce in una famiglia metodista in cui si respira l’aria della discussione politica. il suo impegno inizierà però concretamente e assiduamente negli anni dell’Università, quando abbracciò le idee del Partito Socialista Italiano.
Nonostante l’impegno politico Gianni De Michelis consegue la laurea in Chimica (1963) e nel 1980 diviene professore ordinario all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Gianni De Michelis nel PSI
Nel PSI De Michelis si schiera nell’ala di sinistra, quella che avrebbe sostenuto Bettino Craxi, con cui divenne presidente del gruppo socialista alla Camera e vicesegretario nazionale del partito.
Nel corso della sua carriera politica fu Ministro delle partecipazioni statali, Ministro del lavoro e della previdenza sociale, vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli affari esteri.
Proprio durante la sua direzione del Ministero degli Affari Esteri si confrontò con alcuni eventi destinati a segnare la storia del mondo. Uno su tutti la caduta del Muro di Berlino. Si sarebbe confrontato successivamente anche con la prima Guerra del Golfo e con la caduta dell’Urss, un evento che avrebbe avuto ripercussioni anche sulla vita politica italiana.
Il caso Tangentopoli e le condanne
Anche De Michelis sarebbe stato travolto dal caso Tangentopoli. Raggiunto da trentacinque provvedimenti giudiziari, sarebbe alla fine stato condannato a un anno e 6 mesi (patteggiati) per corruzione nell’ambito delle tangenti autostradali del Veneto e a 6 mesi (patteggiati) per il caso dello scandalo Enimont.