Si è spento a 79 anni l’uomo che aveva creato la pecora Dolly. Il lutto nel mondo della scienza con la morte del noto biologo e ricercatore.
Il “papà” della pecora Dolly non c’è più. Morto a 79 anni il noto ricercatore e biologo Ian Wilmut, colui che aveva creato la prima pecora “copiata” a partire da una cellula. Il lutto ha colpito tutto il mondo della scienza e sarebbe avvenuto lo scorso 10 settembre a causa di complicanze dovute al Parkinson di cui era affetto l’uomo.
Scienza in lutto: morto Ian Wilmut
“Abbiamo perso uno dei più noti pionieri della ricerca scientifica. Siamo profondamente rattristati dalla notizia della morte di sir Ian Wilmut”, le parole del preside e vice cancelliere dell’Università di Edimburgo, sir Peter Mathieson. Il biologo lavorò a lungo, infatti, nell’istituto Roslin.
Wilmut e il suo gruppo riuscirono nell’impresa che ha aperto nuove strade nel campo della medicina rigenerativa. Già in precedenza si era occupato di pecore geneticamente modificate per la produzione di latte con un maggiore contenuto proteico. Grazie a questi studi, si accorse che era necessario un sistema più efficace e iniziò gli studi nel campo della clonazione.
Il 5 luglio del 1996 – l’annuncio ufficiale avvenne un anno dopo – fece nascere un’agnellina che fu subito chiamata, scherzosamente, con il nome della cantante country Dolly Parton. Il metodo scelto fu il trasferimento del nucleo di una cellula somatica che poi venne indotta ad avviare lo sviluppo del feto, poi impiantato in una pecora adulta. Di fatto Dolly ha avuto tre madri: una che ha fornito il nucleo del DNA, un’altra la cellula embrionale senza nucleo e, infine, la madre surrogata.
Il biologo, poi, nel corso della sua carriera si trasferì nel 2005 al Centro di medicina rigenerativa dell’Università di Edimburgo, del quale divenne il primo direttore. Nel 2018, purtroppo, gli fu diagnosticato il Parkinson.
Ora, a 79 anni, il decesso.