La Casa Reale di Savoia annuncia la scomparsa del Principe Amedeo, morto ad Arezzo. Il comunicato della famiglia.
È morto il Principe Amedeo, Duca di Savoia e Duca d’Aosta. Lo rende noto la Casa Reale con un comunicato diffuso nella giornata del 1 giugno.
Il comunicato della Real Casa di Savoia
“La Real Casa di Savoia annuncia: questa mattina si è spento, in Arezzo, S.A.R. il Principe Amedeo, Duca di Savoia e Duca d’Aosta”, recita il comunicato.
Morto il Principe Amedeo, Duca di Savoia e Duca d’Aosta
Stando alle prime informazioni a disposizione, il Principe sarebbe venuto a mancare in seguito ad un arresto cardiaco. Dal 27 maggio il Duca era ricoverato per sottoporsi ad un intervento chirurgico. Il Principe Amedeo è stato colto dal malore proprio nell’ospedale San Donato di Arezzo, dove era ricoverato.
Il recupero dopo l’operazione sembrava buono, al punto che erano state programmate le dimissioni del Principe. Per motivi ancora da chiarire, però, il Duca di Savoia e il Duca di Aosta è stato colto da un arresto cardiaco, che ha causato il decesso dell’uomo.
Chi era
Nato nel 1943 a Firenze, il Principe Amedeo era membro della Casa Reale dei Savoia e uno stimato imprenditore. Unico figlio di Irene di Grecia e Aimone di Savoia, ricevette alla nascita il titolo di Duca delle Puglie. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, nel 1944 per la precisione, fu deportato in un campo di concentramento nazista. In seguito alla liberazione del campo visse in Svizzera, poi tornò in Italia. La famiglia si stabilì nei pressi di Firenze. Il padre di Amedeo morì nel 1948 e il piccolo assunse il titolo ducale di capo della Casa Savoia-Aosta. In età adulta Amedeo divenne un imprenditore agricolo dedicandosi alla tenuta del Borro, nei pressi di Arezzo.
Risale al 2006 la disputa con Vittorio Emanuele per la carica di Capo della Real Casa. Si tratta di una vicenda spinosa. Nella fazione monarchica alcuni ritengono che il Capo della Real Casa sia Vittorio Emanuele, altri ritengono che la carica spetti al Principe Amedeo. La parola fine alla questione è arrivata nel 2006, dopo che si è pronunciata al Consulta dei Senatori del Regno, che hanno indicato Amedeo come erede di Umberto II.