Il mondo della fotografia è in lutto: scomparsa proprio di recente una vera e propria icona del settore. Aveva 91 anni.
Dopo la scomparsa di James Senese, il mondo dell’arte dovrà affrontare un altro lutto. Questa volta tocca alla fotografia, settore che ha perso recentemente una vera e propria icona di riferimento per gli addetti ai lavori, e non. La figura in questione aveva 91 anni, e nel corso della sua carriera ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti. Si trattava di una vera e propria eccellenza italiana, nota tuttavia anche all’estero per le sue opere.

Morto Mimmo Jodice
La persona scomparsa è Mimmo Jodice, fotografo nato a Napoli nel 1934. Si trattava di uno dei più grandi fotografi secondo Novecento. Fu l’artefice di un’impostazione fotografica non solo visiva, ma anche “comprensiva” nei confronti di chi la osservava. Ebbe modo di collaborare in maniera proficua con artisti e colleghi del calibro di Andy Warhol, Joseph Beuys, Sol LeWitt, Michelangelo Pistoletto e Jannis Kounellis. Fu inoltre il fondatore della prima cattedra fotografica in Italia. Raggiunse questo traguardo nel1970, quando fino al 1994 insegnò la sua disciplina all’Accademia di Belle Arti di Napoli, proprio a casa sua.
La denuncia sociale mossa grazie alla fotografia
Per Jodice la fotografia non fu solamente un motivo di espressione artistica, ma anche un mezzo per effettuare un po’ di sana denuncia sociale. Grazie alle sue opere fotografiche denunciò infatti tematiche quali lo sfruttamento, la condizione di miseria e di precarietà delle periferie, e le criticità dell’edilizia.
Le sue fotografie non erano mai banali, ma erano in grado di contenere un forte messaggio al loro interno. Che solo chi riusciva a coglierlo, poteva rendersi conto di quanto profondo fosse. Jodice è così scomparso all’età di 91 anni, rivoluzionando probabilmente in via definitiva la concezione della fotografia in Italia.