Morto neonato dimesso con la febbre: la denuncia dei genitori

Morto neonato dimesso con la febbre: la denuncia dei genitori

Una tragedia inaspettata scuote una coppia di genitori: neonato muore durante il trasporto in ospedale, era stato dimesso con la febbre.

Un tragico episodio ha sconvolto la comunità di Bocchigliero, piccolo centro nel Cosentino, dove un neonato di pochi giorni è morto improvvisamente nella serata del 15 ottobre. Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo, nato pochi giorni prima all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, avrebbe iniziato a manifestare gravi difficoltà respiratorie mentre era nella culla, spingendo i genitori a intervenire immediatamente.

Neonato muore durante il tragitto verso l’ospedale

I genitori, allarmati dalle condizioni del neonato, hanno chiamato il 118, ma l’ambulanza, distante parecchi chilometri, non è riuscita ad arrivare in tempo. Presi dal panico e vedendo peggiorare la situazione, hanno deciso di trasportarlo in auto verso l’ospedale di Cosenza.

Lungo il tragitto, nei pressi del rifugio del Cupone, l’auto dei genitori è stata intercettata dai soccorsi medici. I sanitari hanno tentato disperatamente di rianimare il piccolo sul posto, ma ogni tentativo si è rivelato inutile, e il neonato è stato dichiarato morto.

La denuncia dei genitori

A seguito della tragedia, i genitori hanno sporto denuncia, sostenendo che il bambino era stato dimesso dall’ospedale con qualche linea di febbre, dettaglio che potrebbe rivelarsi cruciale nelle indagini. Le autorità hanno aperto un’inchiesta e potrebbe essere disposta l’autopsia per accertare le cause del decesso. La Procura, infatti, sta valutando la possibilità di sequestrare la salma per approfondire l’accaduto e verificare eventuali responsabilità sanitarie.

L’intera comunità di Bocchigliero è sconvolta. Il sindaco ha espresso cordoglio alla famiglia, commentando a Lacnews come riporta FanPage.it: “La comunità si stringe alla famiglia del piccolo ed è fortemente scossa per il tragico evento. Cosa sia accaduto e se ci sono delle responsabilità non spetta a me stabilirlo, di certo la distanza dai centri di primo soccorso resta una grande difficoltà per le comunità. Siamo ad 80 chilometri da Cosenza e questo penalizza la popolazione”.